Alice Ripoll arriva a Roma, e lo fa in grande stile, con due spettacoli che trasportano il pubblico nel cuore pulsante del Brasile, tra le luci e le ombre delle sue favelas. Al Romaeuropa Festival 2024, la coreografa di Rio de Janeiro racconta storie vere, crude e vibranti, dove il corpo si fa voce di chi vive ai margini, ma non per questo si arrende. E così, il Festival, conosciuto per la sua capacità di far dialogare le culture e le arti del mondo, si prepara ad accogliere due performance che sono molto più di semplici spettacoli di danza. Sono un’immersione totale in un Brasile che sfida ogni stereotipo.
Con “aCORdo”, Ripoll ci porta nel tessuto più intimo della sua città, Rio, svelando come i grandi eventi internazionali – le Olimpiadi, i Mondiali – abbiano lasciato segni profondi, soprattutto per chi abita ai bordi della metropoli. Qui, la danza si fa essenziale, fatta di gesti quotidiani, di piccoli movimenti che raccontano vite silenziose ma resilienti. È una performance poetica, minimale, dove quattro danzatori del gruppo REC portano in scena la propria realtà. Non ci sono effetti speciali né scenografie spettacolari: tutto è concentrato sull’umanità dei corpi, sui movimenti semplici che parlano più di mille parole. L’8 novembre 2024, Villa Medici ospita questo spettacolo in un’atmosfera che si preannuncia intima e toccante, grazie al progetto Dance Reflections by Van Cleef & Arpels.
Ma Ripoll non si ferma qui: con “Zona Franca”, porta sul palco una festa, una rivolta, un’esplosione di energia che mescola stili e culture. Questa performance, che sarà presentata per la prima volta in Italia il 9 e il 10 novembre all’Auditorium Parco della Musica, è un viaggio in un Brasile contemporaneo e sfaccettato, dove il Passinho, l’Afro-House, il brega funk e persino l’estetica di TikTok si incontrano in una danza potente e carismatica. È un pezzo che parla di rinascita, di voglia di riscatto, un’esplosione di vita che risuona come un inno alla resistenza. Qui, ogni movimento dei danzatori diventa un simbolo di libertà, un grido collettivo che mescola celebrazione e rivolta. “Zona Franca” è gioia pura e allo stesso tempo denuncia, un racconto di vita e di morte che si rincorrono, come in una festa sfrenata che, a un certo punto, si ferma di colpo, lasciando tutti col fiato sospeso.
In scena, Alice Ripoll e il suo straordinario gruppo di performer portano il pubblico romano in un mondo dove la danza è molto più di un semplice movimento: è un atto di sopravvivenza, un richiamo alla comunità e alla condivisione. Tra emozione e adrenalina, la coreografa brasiliana trasforma il palco in un luogo di incontro tra culture, storie e speranze, dove ogni passo è una sfida, e ogni respiro è un piccolo inno alla vita. Al Romaeuropa Festival 2024, la danza diventa così una celebrazione dell’umanità, e Alice Ripoll ci ricorda, con il suo stile inconfondibile, che a volte basta un gesto per raccontare una storia intera.