Al via dal 20 novembre il festival di cinema che si compone di un concorso di 12 titoli con numero equale di registi donne e uomini. Come lo ha definito lo stesso direttore, è un festival che mira all’inclusione, culturale e di genere.
Il nuovo direttore Stefano Francia di Celle, che sostituisce l’uscente Emanuela Martini, ha tenuto a preciare che è una edizione che punta all’inclusione, culturale e di genere. Gli oltre 130 film del festival, che nelle intenzioni iniziali avrebbe dovuto essere offerto in una una formula mista, con parte dei contenuti online ed altre nelle sale cinematografiche, potranno essere visti sulla piattaforma MyMovies fino al 28 novembre. I biglietti sono già acquistabili, sia in forma singola che in forma di carnet da 10 spettacoli od abbonamenti all’intero programma.
Molte sono le novità. I film vincitori verranno infatti premiati ora con un trofeo a forma di stella, pensata sulla base di una icona torinese: la stella che svetta sulla punta della Mole Antonelliana.
Per quanto riguarda i film, oltre al concorso, avremo la sezione Fuori Concorso, TFFdoc, Le stanze di Rol, Italiana.corti e Back to Life, dedicata i film restaurati. Evento importante è sicuramente la presentazione in anteprima del restauro in 4k del capolavoro contemporaneo di Wong Kar Wai In the Mood for Love. Di rilievo come sempre la selezione dei film in concorso, che ricordiamo comprende esclusivamente opere prime o seconde. Selezione che negli anni passati ha portato quelli che sarebbero diventati nomi importanti nel panorama mondiale e da tenere d’occhio.
Novità molto attesa è quella delle masterclass, su cui svetta quella tenuta da Aleksandr Sokurov insieme ad i sui allievi dell’Università di San Pietroburgo. Il regista russo ha, negli ultimi anni, affiancato al suo lavoro di regista quello di insegnante, formando, fra gli altri, uno dei giovani più interessanti degli ultimi anni, Kantemir Balagov.
Tra le oltre 4000 proposte, spiccano 52 anteprime mondiali e tra le varie sezioni ci sono molti titoli italiani come “1974-1979 Le nostre ferite” di Monica Repetto, “Regina” di Alessandro Grande, “I tuffatori” di Daniele Babbo o “Pino” di Walter Fasano. Per l’Italia ci saranno anche, sempre nelle varie sezioni “Il buco in testa” di Antonio Capuano e “Calibro 9” di Toni D’Angelo. Documentari, film in concorso e fuori concorso, eventi speciali e anche opere restaurate: l’edizione diretta per la prima volta da Stefano Francia di Celle avrà una giuria di sole donne.
Tra i film in concorso, Regina di Alessandro Grande racconta di una ragazza di quindici anni che ha perso la madre anni prima, sogna di fare la cantante. Il padre, Luigi, che rappresenta ormai tutta la sua famiglia, crede molto nel talento della figlia e non smette mai di supportarla. D’altra parte Luigi la capisce bene perchè lui stesso ha dovuto rinunciare alla propria carriera musicale proprio per stare vicino alla figlia. Il loro legame sembra fortissimo, indissolubile, almeno fino a quando, un giorno, un evento imprevedibile cambierà le loro vite.
Si aggiunge quest’anno anche la sezione competitiva dedicata ai cortometraggi una selezione internazionale di 12 opere inedite in Italia, di ampia varietà tematica e stilistica, che verranno proiettati in abbinamento ai lungometraggi del concorso Torino 38. Nel pieno rispetto della parità di genere, vengono proposti 6 film di registi e 6 di registe. Rinnovando la tradizione di Cinema Giovani, Torino 38 Corti vuole essere uno sguardo aperto al presente e al futuro, una vetrina di talenti in grado di interessare e coinvolgere tutto il pubblico del Torino Film Festival.
Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale