Da domani fino al 24 marzo 2024, il Palazzo Esposizioni di Roma si trasformerà in un affascinante portale temporale grazie alla mostra “Macchine del Tempo”, organizzata con maestria dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Sostenuta dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dalla Azienda Speciale Palaexpo, questa esposizione promette un’esperienza straordinaria che unisce divulgazione scientifica, intrattenimento e cultura.
Il Concetto di Tempo: Un Filo Conduttore tra Passato e Futuro
Il percorso espositivo, frutto della collaborazione tra INAF e Pleiadi, propone un viaggio attraverso il concetto stesso di tempo. Da Galileo, che oltre 400 anni fa rivolse lo sguardo al cielo con un “occhio potenziato,” alle moderne “macchine del tempo” dell’astrofisica contemporanea, la mostra ci invita a riflettere sulla percezione del tempo nel contesto dell’astronomia. Questo, non solo come misurazione lineare degli anni, ma come un continuo flusso che ci connette al nostro passato e ci spinge verso il futuro.
L’Immersività delle “Macchine del Tempo”
I veri protagonisti della mostra sono gli strumenti dell’ingegno italiano, nati dalla ricerca negli osservatori dell’INAF. Questi telescopi, oggi costruiti nei luoghi più remoti del pianeta, sono veri e propri veicoli del tempo, permettendoci di viaggiare indietro nel tempo fino all’origine dell’universo o di esplorare il nostro passato più recente attraverso l’osservazione di esopianeti.
L’esperienza immersiva della mostra si arricchisce di exhibit interattivi, foto di telescopi e satelliti, suoni coinvolgenti e persino videogiochi. Il pubblico sarà coinvolto in una combinazione di immagini iconiche e tecnologie innovative, tra cui la realtà virtuale, che trasporterà i visitatori direttamente nelle sfide della ricerca astrofisica contemporanea.
Un elemento centrale della mostra è la luce come mezzo di viaggio nel tempo. Come sosteneva il filosofo Sant’Agostino, “cosa è dunque il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so”. Attraverso la luce, il visitatore sarà guidato in un viaggio nel passato cosmico, dove la velocità della luce diventa una finestra sulle ere antiche dell’universo.
La Lingua dell’Universo: Doppia Lingua e Inclusività
La mostra è realizzata in doppia lingua, italiano e inglese, per rendere accessibili le meraviglie dell’universo a un pubblico globale. Inoltre, sono stati implementati elementi di inclusività per persone sorde, cieche e ipovedenti. Software di sonificazione permettono di “sentire” le immagini, rappresentazioni tattili rendono tangibile l’informazione, e video in LIS offrono un’esperienza inclusiva per tutti.
Laboratori e Eventi: Un’Esperienza Didattica per Tutti
La mostra non è solo un’occasione di esplorazione, ma anche di apprendimento. Con un focus particolare su famiglie e scuole, “Macchine del Tempo” offre laboratori didattici per scuole dell’infanzia e primarie. Tutte le attività didattiche sono realizzate in collaborazione con OAE – Italia, garantendo un approccio educativo e divertente alle meraviglie dell’universo.
Durante i quattro mesi della mostra, sono previsti incontri scientifici di alto livello, con la partecipazione di eminenti ricercatori astrofisici e spaziali. Tra gli ospiti illustri, l’astronauta Roberto Vittori inaugurerà il programma di conferenze con un talk dal titolo “L’uomo che è stato tre volte nello Spazio”. Il Premio Nobel per la Fisica Michel Mayor presenterà una conferenza su “Altre terre nell’Universo?