Vladimir Luxuria torna a teatro il 26 e 27 luglio 2023 al Festival di Borgio Verezzi, con un nuovo spettacolo sulla storia vera di Fernanda Farias de Albuquerque (la “princesa” della canzone di De Andrè).
Princesa per molti è il titolo di una famosa canzone di Fabrizio De André. Ma pochi sanno che la canzone parla di una persona realmente esistita, Fernanda Farias De Albuquerque, soprannominata Princesa, ovvero Principessa, da un ristoratore presso cui lavorava.
Princesa è un ragazzino che non si riconosce nel suo corpo, e fin dalla piccola età vuole essere una ragazza. Si trucca, gioca con le bambole, desidera disperatamente di essere altro dal suo corpo. Inizierà quindi un suo viaggio, difficile e disperato, che parte da un piccolo paese rurale del brasile, fino ad arrivare alle grandi metropoli brasiliane ed europee; il filo conduttore di questo viaggio è la costante ricerca di un’identità sessuale emotiva.
Scoprirà la sessualità con gli uomini e vorrà modificarsi, cambiando il suo corpo. Ma cosa rende la storia di Princesa così speciale? Così epica da sembrare una tragedia greca ambientata nella nostra epoca moderna? Ognuno di noi nella vita ricerca la propria realizzazione, la buona riuscita del proprio demone, come dicono i greci. Lo scopo della nostra vita è infatti, per i greci, la “eudaimonia”. Realizzare cioè il nostro demone, la nostra virtù, la nostra spinta vitale. Lo spettacolo, tutto tratto da lettere autentiche, si svolgerà in carcere.
Con tutte le azioni reali e le attività che avvengono in carcere. Vedremo i sogni, le malinconie della nostra protagonista trans, che troverà conforto grazie al rapporto che ha soltanto dalla sua finestra, col suo vicino di cella, con cui nascerà un amore platonico che la salverà dall’inferno. Il personaggio con cui la protagonista Princesa interagisce non parla mai, la ascolta soltanto, come avvenne nella realtà. Sarà proprio questo rapporto che salverà, almeno in carcere, la nostra protagonista che vivrà, proprio nella sua cella, uno dei momenti più belli della propria vita solo grazie all’ascolto di Giovanni, ergastolano sardo. Purtroppo, i tormenti della protagonista, paradossalmente, torneranno a farle visita proprio dopo aver abbandonato il carcere di Rebibbia.
Vladimir Luxuria regalerà le emozioni e le malinconie di Princesa che ha purtroppo vissuto anche lei sulla sua pelle.
Sarà in tutto e per tutto una interpretazione, che potremmo definire neorealista, in cui lo spettatore non vivrà uno scollamento tra l’interprete e la storia. Tutti i fatti che racconteremo sono reali, e il copione teatrale è frutto sia di testimonianze raccolte dall’autore Fabrizio Coniglio, sia le lettere d’amore scritte all’ergastolano.