Chi è Sebastiano Gavasso che è Aldo Amedei che è Roberto di Sante?
Quanto è distante Frascati da New York?
Chi è Teresa?
Sono tutte domande a cui avrete risposta andando a vedere il coinvolgente spettacolo “Corri, dall’Inferno a Central Park” tratto dal best seller di Roberto Di Sante con Sebastiano Gavasso, per la regia e adattamento di Ferdinando Ceriani e le straordinarie musiche interpretate, composte ed eseguite dal vivo da Giovanna Famulari, musicista di fama internazionale.
E’ un’ora e dieci minuti spesa magnificamente “nel più bel teatro di Roma” come ha detto Gavasso alla fine della prima. E non ha torto. Ci si deve andare per forza in questo spazio magico, quasi mistico, a pochi passi dalla chiesa di San Giovanni in Laterano.
Di Sante è un uomo che caduto in depressione senza capacità di rialzarsi dal buco nero scopre prima nel camminare e poi nel correre una forza nuova, una determinazione che credeva di non avere. Non è mai una passeggiata quella che la vita ti mette di fronte quando ti precipita negli abissi, serve proprio una risposta forte, che non tutti trovano. La lotta con il proprio mostro interno è feroce, chi ci è passato lo sa che il bilico tra il precipizio e la vita è un filo sottile appeso ad un altro filo ancora più sottile. E’ un attimo, sia il vivere che il lasciarsi andare.
Di Sante non sa che succederà nella sua vita, ma accetta il consiglio di provare a prendere aria, di uscire, di passeggiare, per vedere che effetto gli fa. Inizia così, camminando a Frascati e finisce correndo prima a New York e poi tutte le altre maratone, Boston, Chicago, Tokyo, Londra e Berlino, scoprendo in sè stesso una capacità sconosciuta di rispondere al personale dramma esistenziale. Tutto questo lo mette in un libro che nel giro di pochissimo tempo diventa un bestseller internazionale e Roberto viene accolto in tutto il mondo in modo fraterno, come simbolo e inno alla vita ritrovata.
Aldo Amedei dunque è Roberto di Sante interpretato da uno straordinario Sebastiano Gavasso, anch’egli maratoneta.
Mentre sta precipitando dal quarto piano, lanciando nel buio e nel vuoto una volta per tutte i suoi incubi, si ricorda che la vita può avere anche qualche piega gentile. Quella di Teresa per esempio, la sua giovane compagna che in qualche modo lo tiene agganciato ad un pensiero di bellezza, di amore, di resistenza. Di Vita.
Amedei evita lo schianto appigliandosi con grande sforzo proprio a quell’idea, quella di ricostruirsi, passo dopo passo, giorno dopo giorno, col sole e con la pioggia, per un obbiettivo, quello di andare a correre a New York, partendo da Villa Torlonia a Frascati, dove abita. 42 km e 195 metri sono un traguardo impossibile solo se lo pensi, non se ogni giorno fai anche solo un metro in più.
E’ una corsa contro la fatica fisica ma soprattutto quella psicologica di chi ha deciso di ridare un senso a sè stesso e all’amore, di offrire una chance ai sogni riportando al centro il corpo, la volontà, la resistenza, la speranza.
Aldo conosce ogni inferno di sè, ogni piega del dolore, sa che precipitare è un attimo, risalire invece chiede pazienza, impegno, sacrificio, quello che è incredibilmente pronto a sostenere grazie anche al ritrovato amore di Teresa che è sempre al suo fianco, pronta a tenergli la mano, nel buio e nella luce.
I passi, gli inciampi, i trionfi, la corsa, ogni respiro di Gavasso-Amedei è scandito dalle note di Giovanna Famulari, musicista di fama internazionale che accompagna quasi sensualmente sul palcoscenico l’artista. E pur non alzandosi mai dalla sua postazione è una protagonista essenziale dello spettacolo. Le meravigliose, profonde, cupe e piene note che accompagnano i saliscendi di Amedei vi rimarranno in testa a lungo e le sentirete vibrare nella cassa toracica anche una volta usciti dal teatro.
Teatro Basilica – orario spettacoli e biglietti
Venerdi 25 e Sabato 26 ore 21
Domenica27 ore 17,45