Iosonouncane è tornato finalmente in concerto a Villa Ada eportando sul palco il suo ultimo lavoro discografico. “Ira” uscito il 14 maggio 2021 Numero 1 / Trovarobato, che in pochi giorni è diventato l’evento discografico più importante dell’anno, e non solo, visto che promette di essere un importante spartiacque nel panorama musicale italiano, per l’originalità, la qualità e la passione con cui è stato concepito. Sul palco, assieme a Iosonouncane i musicisti della Mandria che hanno già lavorato al tour di DIE (Amedeo Perri, Francesco Bolognini, Serena Locci e Simone Cavina), ai quali si aggiungeranno Simona Norato e Mariagiulia Degli Amori.
Sul palco Jacopo Incani si è messo a nudo, letteralmente. La sua figura è in apparenza scorbutica e cupa ma avvolgente nell’oscurità. il concerto è un viaggio in varie lingue (italiano , francese, inglese, arabo e altro), creando il proprio tipo di esperanto. Sono canzoni complesse per un album che segna un punto di svolta nella sua carriera artistica a distanza di sei anni da Die, considerato uno dei capolavori della musica italiana degli ultimi venti anni.Si tratta, nelle sue stesse parole, di “moltetudini in transito”, migrazioni di massa. La mente va ai migranti e ai rifugiati che raggiungono le coste italiane in luoghi come Lampedusa. Titoli come “Foule” (“folla” in francese), “Prigione”, “Orizzonte” e “Soldati” raccontano la loro storia. Il finale, “Cri”, è una ballata particolarmente ricca e cremosa. Il modo in cui Incani tratta la propria voce dà la sensazione che sia macchiata di rugiada o che fuoriesca da un disco ricoperto da uno spesso strato di polvere, mentre i piatti nitidi scivolano sull’oscurità.