Ritorna la pittura e Arte Fiera 2020 punta all’Olimpo. Le due cose non sono collegate, ma certo la fiera internazionale d’arte in corso da venerdì 24 a domenica 26 gennaio alle Fiere di Bologna ha espresso apertamente la sua sfida per entrare sul podio delle grandi kermesse d’arte del mondo portandoci il mercato d’arte italiano. E se ai padiglioni 15 e 18 sono tornati i grandi espositori e collezionisti top, per sostenere l’arte contemporanea italiana, soprattutto giovane, da Bologna parte un trust. Intanto la creatività si esprime in modo sempre più coinvolgente nell’off, nella città, con le iniziative di Art City.
I numeri
La seconda edizione diretta da Simone Menegoi, affiancato da Gloria Bartoli vicedirettrice coinvolgerà 155 gallerie tra italiane e straniere. Sono 108 nella Main Section e 47 nelle tre sezioni curate e su invito, Fotografia e immagini in movimento (20 gallerie) a cui si aggiungono per la prima volta Focus (8 gallerie) e Pittura XXI (19 gallerie), per un totale di 345 artisti presentati in fiera.
Tendenza Pittura
“Il solo show” è un’indicazione anche di Arte Fiera 2020 ed è stata premiata da molte gallerie che vi hanno aderito. Il direttore Menegoi lo ha confermato alla conferenza stampa cui ha partecipato con il presidente di Bologna Fiere Gianpiero Calzolari e l’assessore comunale a Cultura e promozione della Città, Matteo Lepore. Circa l’edizione di quest’anno, necessariamente “polifonica e caleidoscopica”, se c’è una tendenza che Menegoi ha rilevato è il ritorno della pittura: “Questo vedo. La pittura è di nuovo sotto i riflettori internazionali”.
La città degli artisti
L’assessore Lepore ha dato uno spaccato di Bologna, in cui “l’arte è esplosa in tutti i quartieri” in questi giorni, ma anche come città in cui l’arte contemporanea sta diventando un asset. “Negli ultimi cinque anni sono nati 10mila i nuovi posti di lavoro legati al turismo culturale – ha sottolineato – Inoltre molti artisti scelgono Bologna come città in cui vivere e abitare”.
Un trust per l’arte italiana
Anche da queste riflessioni, sta nascendo quindi un trust, presentato da Lepore insieme a Roberto Grandi, del cda di Arte Fiera, presidente dell’Istituzione Bologna Musei e Lorenzo Balbi, direttore artistico del Mambo, nonché coordinatore degli eventi di Art City. Bologna Fiera, con le Fondazioni CarisBo e Del Monte, Hera main partner e altri, danno vita a un soggetto autonomo per sostenere l’arte contemporanea italiana. Primi 300 mila euro in tre anni, per sostenere giovani artisti in fiera, residenze artistiche, mostre, iniziative speciali. Prima esperienza di questo genere nel nostro Paese. “Una sorta di laboratorio – dice Grandi – un’indicazione che diamo al sistema museale pubblico italiano: si può fare”.
Main section, sfida tra giganti
Nella main section, padiglione 15, il cuore di Arte Fiera, va in scena la sfida tra giganti. Il podio, per predilezione, lo assegneremmo a Mazzoli, che riporta il solido Ariel Cabrera Montejo, espone le foglie di quercia numerate di Giuseppe Gallo e il totem cinema di Alessandro Sciaraffa, oltre a monumenti come Schifano.
Uno Nitsch da altare da Boxart. Oppure De Foscherari, che ha una delocazione di farfalle di Claudio Parmiggiani e una pelle di animali di Gilberto Zorio con inciso a chiodi “odio”. Ma Arte Fiera 2020 vanta di anche un buon numero di importanti rentrée, sottolineate da Menegoi in conferenza stampa insieme a una politica di forte motivazione rispetto ai collezionisti top, per i quali sono state offerte condizioni di ospitalità e service particolarmente favorevoli.
Tra i ritorni Galleria d’Arte Maggiore G.A.M., di Bologna, che porta un allestimento tono su tono con bolognesi eccellenti attorno a Morandi: Ontani, Sissi, Bertozzi&Casoni.
I nostri incontri
Nella main section, TheSpot.News ha particolarmente apprezzato due artisti presentati da L’Ariete. Jingge Dong è un artista trentenne, di origine cinese che ha studiato e praticato l’arte classica cinese e l’arte italiana, espone anche a Palazzo Tubertini. Dipinge quadri informali di grande amonia dove si intravedono entrambi gli influssi, cercando una rappresentazione soggettiva. Paolo Migliazza, scultore, espone busti monocolore, tendenzialmente neri, di ragazzini efebici ed emaciati, realizzati con i materiali più diversi. Ispirato ai teatri di guerra.
Con tono lieve si pone sempre Repetto Gallery, che affianca a Melotti sempre più belli, due artiste italiane ottantenni con la limpidezza di due ragazze, Elisabetta Gut che gioca tra nidi, note e parole di carta e Franca Sonnino allieva di Maria Lai.
Alla galleria aA29 Project Room bell’incontro con la performer Tiziana Pers che da vent’anni baratta opere d’arte con la vita di animali da macello che lei riesce a strappare da morte certa. In questo caso l’arte salva davvero la vita.
Le nuove sezioni Focus e Pittura XXI
Due nuove sezioni ampliano la proposta del curatore.
Focus prende in esame le ricerche artistiche della prima metà del XX secolo e del secondo dopoguerra. Un approfondimento su un aspetto dell’arte del Novecento che cambierà ogni anano. L’edizione d’esordio è firmata da Laura Cherubini. Alla chiamata sul tema rinnovamento e innovazioni linguistiche della pittura italiana tra fine ’50 e fine ’70 da segnalare Galleria dello Scudo con dei maestosi Gastone Novelli.
Pittura XXI, a cura di Davide Ferri, è dedicata interamente alla pittura contemporanea. L’obiettivo del progetto è di offrire una panoramica di artisti, non solo italiani, che prediligono questo medium, oggi di rinnovato vigore. Tra le gallerie Cardelli & Fontana con Mirko Baricchi e Beatrice Meoni, 1/9unosunove con Simon Callery, Jonathan Vandyke, A+B Gallery con Markus Saile.
Fotografia e Immagini in Movimento
Seconda edizione per la sezione Fotografia e Immagini in Movimento, a cura del collettivo Fantom. Tra gli autori, da Martini & Ronchetti Lisetta Carmi, reduce dalla mostra antologica al Museo di Trastevere, da Traffic Mattia Zoppellaro con un intero progetto, da z2o Sara Zanin Silvia Camporesi. Francesco Jodice, Pedro Neves Marques, Sergio Vega da Umberto Di Marino che ma ha un efficace wallpiece con terracotte di Santiago Cucullu, i dipinti di Anna Manzo e gli animali con rami di metallo di Luca Francesconi.
Courtesy Emilia-Romagna
La Venusia realizzata da Dino Candelo su ideazione di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per il Casanova di Fellini apre il secondo ciclo di Courtesy Emilia-Romagna. Opere in prestito da collezioni d’arte moderna e contemporanea, sia pubbliche che private, del territorio emiliano-romagnolo. Un omaggio al Centenario di Fellini, nato in questa regione, da parte della Cineteca di Bologna. L’edizione 2020 L’opera aperta, che prende spunto dall’omonimo saggio di Umberto Eco, è curata da Eva Brioschi che ha individuato grandi nomi come Giorgio Morandi, Carla Accardi, Gerhard Richter, e artisti da riscoprire, come Mattia Moreni Dino Pedriali.
I premi
In chiusura premio alla carriera a Roberto Casamonti, fondatore della Tornabuoni per essersi distintosi nel panorama italiano per meriti umani e professionali.
Premiati venerdì due artisti tedeschi. Pittura XXI è stato assegnato all’opera di Michael Bauer, Homeebottler, 2017, esposta dalla Galleria Norma Mangione di Torino, mentre Armin Linke, pur se italiano di adozione, ha ottenuto il premio Wide per Alvar Aalto, Library (1927-1935), auditorium. Viipuri (Vyborg) Russia, 2014 e Carlo Scarpa, Negozio Olivetti – Piazza San Marco Venezia, 2013 esposte dalla Galleria Vistamare di Pescara. Premio A Collection al duo The Cool Couple con l’opera the worm – time travel stuff, esposta dalla Galleria MLZ Art Dep.
Il Premio Rotary Arte Fiera è stato assegnato a Pinksummer, mentre il Premio speciale Rotaract all’artista e il Premio speciale “Andrea Sapone” Rotary Club Bologna Valle del Samoggia a Luca Trevisani.
Performance e Art City
Per ultima ma non ultima la città che, con Art City, si anima in ogni quartiere e in ogni palazzo per una settimana e soprattutto nel weekend, con gli spettacoli (esauriti) La vita nuova di Romeo Castellucci, allo spazio DumBo e allestimenti straordinari in vari siti, gallerie e musei.
ArteFiera ospita a sua volta le performance Oplà. Performing Activities, a cura di Silvia Fanti (Xing), con Alessandro Bosetti, Luca Vitone, Zapruder L’artista Eva Marisaldi protagonista del progetto speciale.
Alla Fondazione Mast aperture straordinare per la mostra Uniform into the work/out of the work il nuovo progetto espositivo della Fondazione MAST curato da Urs Stahel e dedicato alle uniformi da lavoro, che attraverso oltre 600 scatti di grandi fotografi internazionali mostra le molteplici tipologie di abbigliamento indossate dai lavoratori in contesti storici, sociali e professionali diversi.
Tra i progetti Booming Contemporary Art Show, fiera d’arte emergente in programma a Bologna fino a domenica, negli spazi rigenerati di DumBO (via Casarini, 19) e Set Up to be continued, mostra a Palazzo Pallavicini con aspirazione ad essere spazi indipendenti, c’è da credere che l’off avrà possibilità di crescere e stupire sempre di più.
© Fotoservizio da ArteFiera di Ums