Dopo essere stata eletta a furor di popolo la “vincitrice morale” della 69° edizione del Festival della Canzone italiana, dove ha ricevuto ben 3 standing ovation di fila (mai successo in tutta la storia di Sanremo) durante le sue esibizioni sul palco dell’Ariston, e aver inanellato una serie di sold out con il recente tour teatrale, ecco il “LiBertè – Summer Tour 2019”.
Per la tappa di Ostia, nella splendida cornice del Teatro Romano di Ostia Antica, la Bertè si presenta avvolta in un abitino giallo ed un fiocco nero sui capelli blu elettrico, raccolti in una lunga treccia. Ad aprire le danze, Maledetto Lunapark, voce graffiante e rude per ricordare un luogo in cui lei e sua sorella, Mia Martini, si rifugiavano da piccole per scappare alle violenze domestiche del padre.
Rocker di razza, rabbioso ed autentico, la Bertè prende di petto un grande classico, scritto da Enrico Ruggeri, Il Mare D’Inverno. Il pubblico applaude un personaggio speciale, complesso, ricco di potenzialità e anche di contraddizioni. Una donna artista per cui “la guerra non è mai finita” e che a 68 anni si muove sul palco come una regina, circondata dai suoi musicisti, con le braccia spalancate a tenersi le estremità della gonna.
La musica è grintosa, da lady rock quale lei è sempre stata e come ancora di più rivela in Cosa Ti Aspetti Da Me. La voce si fa sussurrata e maliconica sul pezzo autobiografico di Notti senza luna. E poi In alto mare, un vero e proprio inno dance anni 80, Luna, Dedicato, Sei bellissima, E la luna bussò e Mi manchi, dedicata alla leggenda del tennis Bjorn Borg. Non poteva mancare LiBerté, la canzone che dà il titolo all’album, che sigilla un concerto dove c’è stata tutta la disobbedienza e la vena libera di chi non sta “fra libri e le bandiere fra le pecore in processione chi ha la faccia come il sedere ed in tasca una soluzione“.
Foto di copertina di Consuleo Fabi dal profilo Facebook di Teatro Romano di Ostia Antica