Arrivare da Velo, a Latina, significa entrare in un luogo che ha scelto di raccontare la città attraverso la pizza. Non è un’idea nuova, ma qui assume una forma particolare: un ambiente essenziale, molto frequentato, dove la tradizione romana convive con un’estetica contemporanea e un’attenzione costante alla cultura visiva. È in questo contesto che nasce la collaborazione con Qwerty Project, duo di street artist che da anni lavora in forma anonima sui muri di varie città italiane.

L’occasione è il terzo anniversario del locale, un traguardo che Velo decide di celebrare con un progetto che coinvolge il suo simbolo più riconoscibile: lo spicchio. Un segno grafico semplice, utilizzato fin dall’apertura, che qui diventa il punto di partenza di un lavoro con gli artisti. Qwerty Project riprende un disegno realizzato nel 2007, creato originariamente con un mouse su Paint, e lo rielabora in una figura chiamata ZEMI, termine di origine arawak che indica un oggetto carico di forza simbolica.
All’interno dello spicchio, ZEMI appare in diversi colori, come se riflettesse la varietà di chi passa ogni giorno da Velo: studenti, lavoratori, famiglie, gruppi che si fermano per una pizza da portare via. All’esterno, il rosa del brand tiene insieme l’immagine. Il risultato è una grafica che non cerca effetti speciali, ma una coerenza con il luogo che la ospita.

La collaborazione prende forma attraverso alcuni elementi materiali: una box in edizione limitata, una t-shirt e un light box installato nel locale. La box viene presentata durante una serata nel punto vendita di Latina, alla presenza del collettivo artistico, che mantiene il proprio anonimato. L’atmosfera è informale.
Dietro il banco, Luca Mastracci e Alessio Cesarini lavorano senza interrompere il ritmo del servizio. Mastracci arriva da anni di lavoro sulla pizza romana, con un approccio che combina impasti ad alta idratazione e cotture rapide; Cesarini ha un percorso simile, e insieme coordinano un flusso costante di comande. Intanto il light box con la grafica Poetic Area si accende e spegne come un’insegna di quartiere.

Velo prova ad aprire un dialogo più ampio con il territorio. L’idea, spiegano, è quella di coinvolgere in futuro i licei artistici della zona, creando uno spazio dove la cultura urbana possa entrare in contatto con chi la studia. Non tanto per trasformare la pizzeria in una galleria, quanto per far sì che la pizza continui a essere ciò che è sempre stata: un luogo di sosta, un punto d’incontro, un elemento accessibile.
In questo contesto, Poetic Area diventa l’incrocio naturale tra un locale molto frequentato e il lavoro di due artisti che operano nello spazio urbano. Un progetto che si inserisce senza forzature nella vita quotidiana di Latina.

















