Una donna che porta l’acqua. È l’immagine scelta da Velasco Vitali per il manifesto della sesta edizione del Lecco Film Fest, in programma dal 3 al 6 luglio 2025. Il tema di quest’anno è “Questi tempi memorabili” e l’opera dell’artista lo interpreta senza effetti speciali: una figura solida, semplice, che cammina verso il lago con una brocca sul capo.
Non si tratta di una scena folcloristica. Vitali prende un gesto antico – trasportare acqua – e lo carica di domande. Cita una parabola di René Daumal, dove tre persone vedono nella portatrice d’acqua significati diversi: uno pensa alla sete, un altro alla bellezza, il terzo alla riflessione del mondo nella brocca. Ma tutti vedono qualcosa che li colpisce.
L’artista non dà spiegazioni. Si limita a suggerire una direzione. Dice che il corpo della donna viene verso di noi, la testa guarda altrove, e l’acqua nella brocca si muove, ma non si rovescia. Equilibrio instabile, o forse stabilità in movimento. Da qui nascono una serie di interrogativi: la memoria pesa o disseta? Si conserva o si consuma? Non ci sono risposte, ed è giusto così.
Il lago – che è parte reale del paesaggio e simbolo ricorrente nell’immaginario – diventa il punto verso cui la donna si muove. Non è solo sfondo: è elemento vivo, luogo in cui tutto si mescola. L’acqua, il tempo, i ricordi.
Angela D’Arrigo, che cura il festival, sottolinea come l’opera riesca a tenere insieme immediatezza visiva e profondità di lettura: «Vitali ci ha proposto un’immagine che non cerca effetti. Fa domande, non dà soluzioni. È il tipo di linguaggio che ci interessa portare al pubblico: aperto, non scontato».
Questa non è la prima collaborazione con l’artista. Dal 2023 il Lecco Film Fest ha scelto di lavorare con chi riesce a tenere un legame forte con i luoghi, senza rinunciare a un orizzonte ampio. Un rapporto che negli anni si è consolidato e che ha definito anche l’identità visiva del festival.
Il Lecco Film Fest torna dal 3 al 6 luglio con film, incontri, masterclass e retrospettive. Tutto ruota attorno a un’idea chiave: come il cinema può aiutarci a guardare indietro senza nostalgia, e a leggere il presente senza filtri.