Dopo il successo del Concerto di Natale del Benedict Gospel Choir, riparte la stagione concertistica del Teatro Mario Del Monaco, curata dal maestro Stefano Canazza, con un grande appuntamento cameristico.
LA PRIMA VOLTA DI TAKEZAWA
Martedì 28 gennaio alle ore 20, il palcoscenico trevigiano accoglierà per la prima volta una delle violiniste più importanti della scena mondiale, Kyoko Takezawa, affiancata al pianoforte da Edoardo Maria Strabbioli. I due musicisti, che da più di un ventennio condividono insieme la scena, saranno impegnati in un coinvolgente Recital violino e pianoforte incentrato su alcune delle più intense pagine di Clara Wieck, Robert Schumann, Johannes Brahms e Richard Strauss.
Un appuntamento che conferma la vocazione musicale del teatro trevigiano e che dà il via a un 2025 di concerti di grande richiamo per gli appassionati e per il grande pubblico: la FVG Orchestra del Friuli-Venezia Giulia con Domenico Nordio nel doppio ruolo di violino solista e direttore il 25 febbraio, il direttore Ton Koopman e l’Amsterdam Baroque Orchestra il 12 marzo per un importante rendez-vous nel segno di Johann Sebastian Bach, il Quartetto Guadagnini con Maria Perrotta il 25 marzo, la promessa Axel Trolese con l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta l’8 aprile e, infine, il fuoriclasse del pianoforte Lucas Debargue il 23 maggio.
LA CARRIERA
Dopo aver vinto il Concorso Internazionale di Violino di Indianapolis, Kyoko Takezawa ha avviato una brillante carriera solista con rinomate orchestre tra cui Accademia Nazionale di Santa Cecilia, New York Philharmonic e Boston Symphony, e con autorevoli direttori quali Seiji Ozawa, Sir Colin Davis, Wolfgang Sawallisch, Sir Neville Marriner, Riccardo Chailly e Sir Andrew Davis.
Recentemente si è esibita con orchestre come New York String Orchestra alla Carnegie Hall, Mito Chamber Orchestra, Japan Century Symphony Orchestra, Nagoya Philharmonic Orchestra, Japan Century Symphony Orchestra e, in formazione da camera, con Martha Argerich, Mischa Maisky e Antonio Pappano all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in un concerto trasmesso da Rai e da Arte. Impegnata anche nella musica da camera, ha partecipato a numerosi festival internazionali ed è ospite abituale del Festival Martha Argerich a Beppu, in Giappone. Takezawa è docente presso la Toho Music School e il Tokyo College of Music in Giappone e ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti come l’Idemitsu Award e l’Aichi Art Cultural Award. Suona un violino Antonio Stradivari del 1724.
AL PIANOFORTE
Edoardo Maria Strabbioli è un musicista noto per la sua grande versatilità, con una carriera che comprende musica da camera, repertorio solistico e insegnamento. Ha collaborato con importanti orchestre come l’Orchestra da Camera di Stoccarda, l’Orchestra della Radio di Colonia, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona e la Lithuanian Chamber Orchestra.
La sua curiosità per la musica da camera lo ha portato a collaborare con artisti come Frank Peter Zimmermann, Liana Issakadze, Pierre Amoyal, Sergej Krylov, lo Shostakovich Quartet, il soprano Cecilia Gasdia e molti altri, esibendosi in istituzioni musicali di fama europea come Concertgebouw di Amsterdam, Tonhalle di Zurigo, Auditorium du Louvre, Semperoper di Dresda, Wigmore Hall di Londra e Kioi Hall di Tokyo. Strabbioli ha partecipato a festival italiani e internazionali ed è ideatore e direttore della Settimana Musicale di Belluno che propone Masterclass e concerti con solisti di fama internazionale. Attualmente è coordinatore artistico del Verona International Piano Competition e titolare della cattedra di Pianoforte presso il Conservatorio di Verona.
IL PROGRAMMA
Nel recital del 28 gennaio la prima parte del programma ci porta al 1853, anno in cui i coniugi Schumann conoscono il giovane violinista Joseph Joachim che presenta loro il ventenne Brahms. È anche l’anno in cui Clara Wieck dedica a Joachim le Tre Romanze op. 22, che poi proposero spesso insieme in concerto, e nel quale i due eseguono per la prima volta pubblicamente la “Grosse Sonate” op. 121 di Robert Schumann, che verrà presentata anche a Treviso.
Per Clara e Johannes, anche dopo la morte di Robert, l’amicizia e l’influenza del grande violinista ungherese nelle composizioni per violino continua per tutte le loro vite con incontri, lettere, concerti, e la condivisa opposizione alla musica “progressiva” della nuova scuola tedesca. E quando, nel 1886 Brahms compone la sua Sonata n.2 op.100 in la maggiore, protagonista della seconda parte del programma, lo fa anche pensando a Joaquim, dal quale vicende private lo avevano allontanato un paio di anni prima: è dello stesso periodo il Doppio Concerto per violino e pianoforte che gli dedicò come offerta di pace.
E, intanto, la nuova scuola tedesca avanza, e nel 1887 il ventitreenne Richard Strauss, con la sua Sonata per violino op. 18, nella quale i riferimenti a Brahms e a Schumann sono evidenti, chiude il suo “apprendistato” nella tradizione classico-romantica per guardare al futuro e dedicarsi ai poemi sinfonici.
I biglietti per il concerto sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Mario Del Monaco e online sul sito www.teatrostabileveneto.it