Le riprese per un documentario dedicato alla tragica storia di Giulio Regeni sono ufficialmente iniziate. Questo progetto, sostenuto dalla famiglia Regeni e prodotto da Movimento Film, vede alla regia Simone Manetti e la consulenza di Alessandra Ballerini. La produzione è curata da Mario Mazzarotto.
Il documentario si propone di narrare la drammatica vicenda del giovane ricercatore italiano, rapito, torturato e ucciso in Egitto tra il 25 gennaio e il 3 febbraio 2016. Un episodio che ha sconvolto il mondo, sollevato coscienze e influenzato leggi e giurisprudenza.
Dall’inizio del processo, Simone Manetti ha seguito ogni udienza, filmando i momenti cruciali e affiancando in aula i genitori di Giulio, Paola Deffendi e Claudio Regeni, insieme all’avvocata Alessandra Ballerini. Con il supporto del “popolo giallo” e della “scorta mediatica”, la famiglia e i loro sostenitori stanno cercando di ottenere una verità processuale tanto attesa.
Da gennaio 2024, presso il Tribunale di Roma, il processo in Corte d’Assise analizza 103 mesi di depistaggi, colpi di scena e segreti, gettando luce su una vicenda che ha coinvolto le alte sfere della politica egiziana, italiana e internazionale. Il documentario si interroga su una questione cruciale: può la ragione di Stato prevalere sulle ragioni della giustizia?
Con l’utilizzo di materiali esclusivi e inediti, questo progetto nasce dall’esigenza e dalla generosità della famiglia Regeni di offrire una testimonianza onesta e dettagliata. Il loro obiettivo è raccontare “tutto il male del mondo” che ha colpito la loro esistenza e il lungo, doloroso cammino verso la giustizia che dura ormai da otto anni e mezzo.