Tornano in sala in versione restaurata i primi tre film del regista danese Lars Von Triers, noti come la Trilogia Europea, dove l’Europa rappresenta uno stato mentale: L’elemento del crimine, Epidemic e Europa.
Sarà Movies Inspired a distribuirli nel mese di agosto 2024.
Si parte con L’elemento del crimine, in una versione restaurata e senza tagli di censura, che sarà disponibile a partire dal 1° agosto.
L’8 agosto sarà la volta di Epidemic, mai uscito nelle sale italiane prima d’ora, che sarà disponibile in versione originale con sottotitoli in italiano.
Infine il 15 agosto uscirà nelle sale Europa, sempre in versione restaurata.
Il sessantottenne regista danese, celebre per aver lanciato il movimento Dogma, insieme a Thomas Vinterberg, è tra gli autori cinematografici più innovativi e influenti del cinema contemporaneo ed è arrivato il tempo di una sua riscoperta.
Il restauro dei film è di quest’anno ed è in grado di offrire una visione inedita di queste tre opere.
In L’elemento del crimine del 1984, insuccesso in patria ma primo vero successo all’estero, Fisher, un ex poliziotto, ritorna dopo una pausa di tredici anni al Cairo. Il suo ex mentore e modello, autore di un trattato intitolato “L’elemento del crimine”, gli chiede di risolvere una serie di omicidi che coinvolgono venditori di biglietti della lotteria. Con Michael Elphick, Esmond Knight, Me Me Lai. 104 minuti.
Con Epidemic, 1987: un regista e uno sceneggiatore (interpretati dagli stessi Lars von Trier e Niels Vørsel) scrivono una sceneggiatura in cui un’epidemia si diffonde in tutto il mondo. I due confondono decisamente il racconto con la realtà, non accorgendosi di ciò che sta accadendo. Con Allan De Waal, Ole Ernst, Michael Gelting. 106 minuti.
In Europa, 1991, siamo in Germania, 1945, dove un americano di origine tedesca lavora sulla linea ferroviaria Zentropa. Dopo essersi innamorato della figlia del magnate delle ferrovie, scopre di non poter rimanere neutrale rispetto a ciò che lo circonda e di dover fare delle scelte difficili. ConJean-Marc Barr, Barbara Sukowa, Udo Kier. 112 minuti.