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A Rock in Roma il ritorno live dei Deep Purple

Ian Paice, Roger Glover, Ian Gillan, Don Airey e Simon McBride suoneranno i grandi classici che li hanno resi degli artisti immortali.

Monica Straniero by Monica Straniero
9 Luglio 2024
in Musica
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Deep Purple a Rock in Roma. Credit Ben Wolf

Deep Purple a Rock in Roma. Credit Ben Wolf

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A Rock in Roma tornano i Deep Purple che insieme a Led Zeppelin e Black Sabbath, formano la cosiddetta “Santa Trinità”. Queste tre band hanno gettato le fondamenta di un genere nuovo, che si è evoluto nel tempo nel ben noto heavy metal. Attualmente formata da Ian Paice, Roger Glover, Ian Gillan, Don Airey e Simon McBride, la leggendaria rock band torna live all’Auditorium Parco della Musica per Rock in Roma il 10 luglio 2024, data sold out, per rivivere decenni di musica straordinaria.

Sebbene esistano molti parallelismi tra le tre band ci sono anche differenze significative. I Black Sabbath esploravano temi occulti con musica e testi oscuri e pesanti. I Led Zeppelin, invece, erano profondamente influenzati dal blues e dal folk. I Deep Purple, dal canto loro, hanno integrato elementi di rock psichedelico e musica classica, diventando anche un punto di riferimento per il prog rock. Un’altra particolarità dei Deep Purple rispetto alle altre due band è la loro formazione stabile di quintetto, con un tastierista fisso.

La storia dei Deep Purple inizia come un’impresa commerciale sponsorizzata dalla Hire-Edwards-Coletta Enterprises (HEC) nel 1967. Chris Curtis, ex membro dei The Searchers, propose l’idea di un supergruppo chiamato Roundabout, che vide l’ingresso di Jon Lord, Nick Simper e Richie Blackmore. Dopo alcuni cambi di formazione, trovarono il cantante adatto, Rod Evans, e il batterista Ian Paice. Così nacquero i Deep Purple Mark I, che nel maggio 1968 firmarono con l’etichetta americana Tetragrammaton e con EMI per il resto del mondo.

Il loro primo album, Shades of Deep Purple, registrato in tre giorni ai Pye Recording Studios di Londra, mescolava brani originali e cover con influenze pop, psichedeliche e hard rock. Il singolo Hush raggiunse la quarta posizione nella Billboard Hot 100 negli Stati Uniti. Spinti dal successo, registrarono altri due album, The Book of Taliesyn e Deep Purple, ma la Tetragrammaton era sull’orlo della bancarotta. Nel frattempo, all’interno della band c’erano tensioni, e Blackmore e Lord desideravano un suono più duro. Licenziarono Evans e Simper, sostituendoli con Ian Gillan e Roger Glover.

Nel 1969, i Deep Purple decisero di fare qualcosa di rivoluzionario: suonare un concerto alla Royal Albert Hall con la Royal Philharmonic Orchestra. La registrazione del Concerto for Group and Orchestra fu pubblicata come album dal vivo nel dicembre 1969 negli Stati Uniti e nel gennaio 1970 nel Regno Unito.

Questo progetto valse ai Deep Purple l’attenzione della stampa, credibilità e successo commerciale nel Regno Unito, raggiungendo la posizione numero 26 nelle classifiche britanniche, un risultato inaspettato dopo i fallimenti commerciali dei primi album in patria.

In oltre sette decenni di carriera, la band ha visto avvicendarsi 15 musicisti nella formazione ufficiale. Con 22 album in studio e 43 album live, i Deep Purple si sono costruiti una reputazione da leggenda  grazie a cinque album usciti agli inizia degli anni 70: In Rock (1970), Fireball (1971), Machine Head (1972), Made in Japan (1972) e Burn (1974). Nel 2016, i Deep Purple sono stati finalmente accolti nella Rock n Roll Hall of Fame. Tuttavia, diversamente dai Led Zeppelin e dai Black Sabbath, i membri del gruppo hanno sempre avuto un rapporto conflittuale con i critici, motivo per cui non hanno mai ricevuto un Grammy Award tanto meno una nomination.

Ad oggi la band vanta oltre 100 milioni di dischi venduti. Dopo l’ottimo Whoosh! del 2020, il 19 luglio 2024 uscirà ‘=1’,  il primo album della band con il chitarrista Simon McBride, che si è inserito in organico quando Steve Morse ha lasciato per motivi personali, e il ventunesimo della loro carriera.

Sul palco del Rock in Roma Ian Paice, Roger Glover, Ian Gillan, Don Airey e Simon McBride suoneranno  i grandi classici che li hanno resi degli artisti immortali.

Probabile scaletta concerto Deep Purple a Roma:

  • Highway Star
  • A Bit on the Side
  • Hard Lovin’ Man
  • Into the Fire
  • Uncommon Man
  • Lazy
  • Portable Door
  • Anya
  • Bleeding Obvious
  • Space Truckin’
  • Smoke on the Water
  • Hush
  • Black Night

 

Tags: Auditorium Parco della MusicaDeep PurplerockRock in Roma
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