In questa pièce affascinante e misteriosa, Harold Pinter ci conduce attraverso un labirinto di emozioni e relazioni complesse. Al centro della narrazione troviamo tre personaggi. Kate, interpretata con intensità da Anna Foglietta, è una donna che vent’anni prima ha voltato le spalle alla sua vera natura omosessuale, intraprendendo un cammino di apparente conformità. Accanto a lei, troviamo Deeley, l’interpretazione di Alessandro Tedeschi, un uomo che ha accettato questa metamorfosi di Kate solo in superficie, custodendo nel suo animo dubbi e sospetti. Infine, Giulia Perulli dà vita ad Anne, la “vedova” che, dopo anni di nebbia e silenzio, decide di affrontare il passato e di svelare i segreti celati nel cuore di Kate e Deeley.
Sullo sfondo la campagna inglese degli anni ’70, un luogo permeato da atmosfere oscure e misteriose, dove i personaggi si muovono come ombre nel crepuscolo. Qui, tra le mura di una casa di campagna isolata, si intrecciano dialoghi sospesi tra il reale e l’illusorio, il passato e il presente, la luce e l’ombra. Va in scena un intricato gioco di specchi, dove la verità è una chimera sfuggente e la memoria è un terreno instabile, minato da dubbi e incertezze.
“Vecchi Tempi” è un viaggio nell’anima umana, un’indagine profonda e sottile sull’essenza stessa dell’esistenza. Attraverso i personaggi di Kate, Deeley e Anne, Harold Pinter tratteggia un quadro sull’ineluttabilità del destino umano.