“Deep Blossom – È solo un fiore?” sono le magnificenti fotografie velate a olio di Ingar Krauss esposte dal 22 febbraio al 24 luglio a Roma da Gaggenau DesignElementi. E’ la prima mostra personale nella Capitale del Maestro della fotografia tedesco ed è affidata alla curatela di Sabino Maria Frassà. Gaggenau e Cramum inaugurano così il programma culturale 2024 da Roma per approfondire l’analisi intrapresa da anni sulla materia che si trasforma in bellezza.
Krauss fa ritorno a Roma a dieci anni dalla sua partecipazione alla grande collettiva del XIII Festival internazionale della fotografia presso il Museo Macro. Con “Deep Blossom”, Gaggenau offre al pubblico l’opportunità di immergersi nelle nature morte in bianco e nero che hanno reso celebre Krauss a livello internazionale. Scatti analogici trattati con l’antica tecnica fiamminga della velatura a olio e sono custodite in teche lignee create dallo stesso artista.
Il risultato è un’immagine a colori tridimensionale, quasi scultorea, ma al contempo eterea, che non può che incantare lo spettatore, invitandolo a riscoprire con meraviglia ciò che lo circonda: i protagonisti del sogno catturato da Krauss sono semplici fiori provenienti dal giardino della sua casa in campagna al confine con la Polonia, diventata il rifugio dell’artista che nel 2004 ha vinto il Leica Prix.
Deep Blossom – È solo un fiore? è dunque in corso fino 24 luglio a Roma nello spazio Gaggenau DesignElementi, Lungotevere de’ Cenci 4. In questo spazio suggestivo, nel cuore di Roma, il programma culturale promosso da Gaggenau e Cramum continua a esplorare la bellezza intrinseca nella materia raccontata dai più innovativi artisti al mondo.
Ingar Krauss sorprende con la potenza e l’intensità delle sue opere. Il percorso espositivo “Deep Blossom” pone al centro la luce, utilizzando i fiori come pretesto per esplorare la complessità e la “profondità” della realtà circostante, enfatizzata da una illuminazione sempre radente. La tecnica della velatura, ispirata dalla pittura fiamminga e da Caravaggio, conferisce alle immagini un’unicità tridimensionale quasi materica.
Un’altra splendida mostra si era tenuta allo spazio Gaggenau di Milano nel 2019, incentrata sulla trasparenza di vetri e cristalli. Nel mondo sovraffollato del grande formato della fotografia contemporanea, Krauss difende la bellezza del “piccolo”, sottolineando la concentrazione di densità che si adatta perfettamente ai soggetti ritratti e li rispetta. Come “un regista che guida i fiori come attori su un palco”.
La sacralità delle piccole cose
Spiega il curatore, Sabino Maria Frassà. “Questa mostra coglie uno degli elementi fondamentali dell’arte di Ingar Krauss: il suo modo di guardare e condividere una visione alternativa del mondo: siamo sicuri di star guardando un semplice fiore? Le nature morte di Krauss rappresentano, infatti, una filosofia di vita, un richiamo a riconoscere la “profondità”, la magia e la “sacralità” delle piccole cose. Di fronte a queste immagini, abbandoniamo ogni tentativo di interpretazione razionale del reale e ci lasciamo trasportare in una meravigliosa fioritura di emozioni al di là del tempo e dello spazio. È la magia dell’arte più autentica, creata non per il mercato, ma per una necessità: questa nuova materia fatta di luce, natura e immagine è la voce di un artista tanto schivo e riservato quanto immenso nella capacità di portare avanti la fotografia nella contemporaneità.”
L’artista Premio Leica 2004
Ingar Krauss è un fotografo e artista tedesco nato a Berlino Est nel 1965. Dopo aver lavorato a lungo in un ospedale psichiatrico diventa un fotografo negli anni Novanta. Autodidatta, vince il Leica Prix nel 2004 e nel 2005 anche grazie al libro ‘Portraits’ (Hatje Cantz) raggiunge fama internazionale. Da allora ha partecipato a numerose mostre internazionali, tra cui alla Hayward Gallery di Londra, al Musée de l’Elysée di Losanna, al Festival di Fotografia Europea a Reggio Emilia, al Palazzo Vecchio di Firenze e al MACRO di Roma, Frangit Nucem a Palazzo Isimbardi di Milano e Vitreus al Gaggenau DesignElementi Hub di Milano.Le opere di Krauss si trovano in collezioni private e pubbliche in tutto il mondo.
Per Gaggenau, simbolo di innovazione tecnologica e design “Made in Germany”, con origine nel 1683 dalla lavorazione dei metalli dalla Foresta Nera, le affinità con Krauss sono molteplici, a partire “dalla tecnica della velatura a olio, che rese celebri i maestri fiamminghi del 1600, con il risultato di una bellezza che travalica il tempo” dice il brand manager Mistral Accorsi.
I partner del progetto
Gaggenau, che produce elettrodomestici design di altissima qualità, fa parte del gruppo BSH Hausgeräte GmbH di Monaco, presente in più di 50 Paesi con 25 flagship showroom, tra cui a Milano e Roma con DesignElementi rispettivamente nel 2018 e nel 2020. Cramum è un progetto non profit che dal 2012 sostiene le eccellenze artistiche in Italia e nel Mondo. Promuove mostre e progetti culturali volti a valorizzare presso il grande pubblico Maestri dell’arte contemporanea, affermati nel mondo dell’arte. Dal 2014 è sotto la direzione artistica di Sabino Maria Frassa.
Photo credits: ©Francesca Piovesan – Courtesy Ingar Krauss, Gaggenau e Cramum
https://www.gaggenau.com/it/experience/inspiration/progetto-arte/krauss-ingar
www.amanutricresci.com/cramum/
www.designelementi.it