Si è svolta ieri a Trieste la Barcolana numero 55, in una giornata dall’anomalo clima estivo, sole caldo e poco vento. Erano 1.773 le imbarcazioni che hanno costellato il percorso di 13 miglia nautiche dell’azzurro Golfo, quelle con le vele più grandi hanno avuto la fortuna di muoversi con il vento, le più piccole hanno semplicemente festeggiato la partecipazione stappando un buon vino frizzante a bordo, immobili in mezzo al mare. Una situazione in cui video e foto avevano esattamente la stessa velocità d’immagine.
L’importante è partecipare, si dice, anche se forse non la pensano così i velisti che aderiscono a questa manifestazione, la più popolata del mondo, con grandi aspettative, ma purtroppo alla natura non si comanda e, in assenza di vento, la chiusura della gara è stata anticipata alla prima delle tre boe che si dovrebbero doppiare durante la competizione.
La città di Trieste è stata in fermento per una settimana, con grande affluenza di giovani, freschi di doccia, con i capelli rasati ai lati e pettinati a frontino sulla testa, attratti dai punti di ristoro con menù di fast food appetitoso. Tendoni bianchi, roulotte e containers industriali a due piani sono stati allestiti, per l’occasione, sulle Rive, al suon di musica techno, molto rumore e un forte odore di carne alla griglia, inclusi venditori della super trendy “smash burger”, l’attuale regina dello street food.
In questa edizione la vittoria non è stata solo del vincitore della gara ma anche di tutti i triestini, notoriamente goderecci di natura, che ne hanno fatto un’occasione per ritrovarsi e festeggiare.
La nostra giornata è iniziata con un early brunch sulla terrazza di un locale a tema nautico, seguito con molto entusiasmo dai partecipanti, vestiti principalmente in bianco e azzurro, e più blandamente presente sul menù a base di avocado toast e Bloody Mary, e prosecco, e ancora prosecco, un brindisi ad ogni colpo di cannone che scandiva partenza, arrivi e quant’altro.
Dalla terrazza del locale sul porto la visuale era perfetta per tenere d’occhio la partenza e l’arrivo ma a un certo punto la gara di per sé ha assunto un’importanza secondaria rispetto al percorso di festeggiamenti successivi in case private.
Attraverso esclusivi passaparola la città ha aperto vie private d’accesso a meravigliose ville, giardini e appartamenti con vista sul mare, che alle due di pomeriggio già esibivano con orgoglio una decina di bottiglie di champagne vuote allineate in terrazza. Piccoli gruppi di amici selezionati hanno festeggiato questa giornata “alla triestina” con ottimo vino e prelibatezze ricercate, taglieri di formaggi e altre squisitezze, fino al calar del sole.
La Barcolana è quindi non più solo la competizione nautica con il maggior numero di partecipanti al mondo, ma anche una festa per amici, famiglie e un’occasione quasi sentimentale per rendere omaggio a una città molto amata dai suoi abitanti e alle relazioni che si rinsaldano davanti a una tavola in allegria.
L’appuntamento è al prossimo anno, con grandi speranze di avere una giornata ventosa e altrettanto carica di buonumore e festeggiamenti.