Quasi una celebrazione, una preghiera collettiva, il concerto della sacerdotessa del rock, Patti Smith, a Parma, tenuto all’imbrunire nella splendida piazza del Duomo e del Battistero, il giorno di San Francesco, 4 ottobre, e durante il quale l’artista ha recitato in inglese il “Cantico delle Creature”: Be praised, my Lord!
Circa tremila persone racchiuse nella cornice della Cattedrale di Santa Maria Assunta con cupola affrescata dal Correggio, il Battistero progettato dall’Antelami, il palazzo vescovile e il palco, dall’ora del tramonto per un’ora e mezza circa sono state estasiate da una Patti Smith in stato di grazia.
Un concerto promesso da tempo per onorare il patrono d’Italia, Francesco d’Assisi, a cui Patti Smith è devota, a Parma, in una città che le è entrata nel cuore, e in un contesto di edifici religiosi di grande suggestione e pregio. Di Parma sono diversi suoi amici. Parma le ha conferito nel 2017 la laurea magistrale ad honorem in Lettere classiche e moderne da parte dell’Università degli Studi.
Il rettore, Loris Borghi, purtroppo scomparso recentemente in modo tragico, è stato ricordato dalla poetessa laureata con quel tenero affetto con il quale lei sola è capace di evocare gli amici scomparsi, facendone rivivere la memoria. “Gioiva per il rock, era molto bello, penso spesso a lui”. Di Parma era Bernardo Bertolucci, altro amico cui ha reso memoria, declamando la sua poesia “Amore”.
Patti Smith è apparsa sul palcoscenico nell’atmosfera rosata del passaggio all’oscurità e ne è scesa quando la piazza monumentale si era illuminata nell’oscurità. Indossava i classici jeans, gilet nero sulla t-shirt e la giacca nera damascata da smoking. La chioma bianca e fluente, un alone di luce splendente che la rendeva un’apparizione infotografabile per tutti i cellulari che cercavano di catturarla.
I lunghi boccoli e le treccine ondeggiavano in armonia con i suoi gesti morbidi, le mani come lievi ali, i suoi sorrisi, la piacevolezza che dimostrava di provare. I toni caldi e vibranti della sua voce erano ben arrotondati.Un’atmosfera confidenziale con il pubblico, in religioso ascolto alle introduzioni delle canzoni, e poi partecipe a cantare o battere le mani (ma obbligato dalla security a restare al posto a sedere). In scena con lei i musicisti: il figlio Jackson Smith e il fido Tony Shanahan con Seb Rochford alla batteria.
L’inizio è con “Grateful” e la dedica al poverello d’Assisi, san Francesco, e durante tutto il concerto Patti Smith esprimerà, con dolcezza, più profetessa che autrice rock, il suo profondo amore per il Creato e le Creature nominate dal Cantico che reciterà nel silenzio più assoluto e commosso, l’invito a proteggere e difendere Madre Terra e la Natura, a impegnarsi per gli esseri più esposti e meravigliosi, i piccoli animali, i poveri, i bambini, le donne, i lavoratori, a ricordare che the people have the power e che deve rivendicare la libertà e i propri diritti.
Ricorderà Walt Whitman e William Blake (“My Blakean Year”) e Tom Verlaine di cui canterà una canzone, esalterà la forza delle donne con “Dancing Barefoot”, inciterà “Crossover, people!”, che dobbiamo risolvere i problemi globali tutti insieme. Tornerà alla propria giovinezza con “One Too Many Mornings” di Bob Dylan. Canterà per i popoli perdenti con “Ghost Dance”. Ricorderà le persone che abbiamo amato e che sono scomparse con “Beneath the Southern Cross” e non ci farà mancare, in una scaletta armoniosa, “Because the night” in finale e “People have the Power” come ultima e unico bis. Tutto ciò rendendo concerto e serata memorabili.
Dopo il concerto a Parma, promosso da Comune e Teatro Regio, e dopo la serata successiva a Gorizia, Patti Smith avrà altre tappe in Italia inserite nel tour legato alla pubblicazione in Italia di “A Book of Days”, uscito in italiano a settembre con Bompiani e tradotto da Tiziana Lo Porto. Una sorta di diario giornaliero che unisce parole e immagini.
“A Tour of Italian Days” si annuncia come un’altra serie di appuntamenti speciali (Ancona, Pescara, Campobasso, Bari, Matera, Schio, Bologna, Venezia) dove la musica sarà acustica e minimal e accompagnata a sua volta dalle parole e dalle immagini del suo libro con eventi speciali, ma occorre affrettarsi perché le prime tappe sono già sold out.
Come tutti i fan sanno, Patti Smith può essere seguita sul profilo Instagram @thisispattismith