Alla luce dei recenti sviluppi dell’intelligenza artificiale che sta mettendo in subbuglio professioni, imprese e università, “The Creator” di Gareth Edwards, al cinema dal 28 settembre, esce in un momento in cui siamo ad uno snodo cruciale nell’evoluzione tecnologica. E sebbene le attuali preoccupazioni sull’IA non sembrino destinate a scatenare un conflitto mondiale, lo scenario distopico rappresentato nel film di Edwards, ci potrebbe far perdere qualche ora di sonno.
Di cosa tratta The Creator?
Il regista mette in scena robot intelligenti che si ribellano all’umanità. Fin qui niente di nuovo, ed invece il regista di “Godzilla” e “Rogue One: Una storia di Star Wars”, rivela una prospettiva più ampia ed inclusiva dell’intelligenza artificiale.
Nelle scene inziali vediamo spezzoni televisivi raccontare come una bomba atomica abbia distrutto Los Angeles nel 2055. Evento che ha portato l’Occidente a rifiutare l’IA. Molti anni dopo, nel 2070, gli esseri umani e le macchine dotate di intelligenza artificiale sono in guerra.
Con il destino dell’umanità in gioco, Edwards prende le distanze dalle questioni geopolitiche (o intergalattiche) che di solito guidano i conflitti tecnologici per concentrarsi sulle dinamiche chiave dei personaggi.
Joshua e il compito di salvare l’umanità
Il film è diviso in tre sezioni intitolate ‘The Creator’, ‘The Child’ e ‘The Mother’. Il primo capitolo ruota attorno a Joshua (John David Washington), un ex agente delle forze speciali in lutto per la scomparsa della moglie (Chan). Viene reclutato per dare la caccia e uccidere il Creatore, l’inafferrabile architetto dell’avanzata IA che ha sviluppato una misteriosa arma con il potere di porre fine alla guerra… e all’umanità stessa.
Inizialmente, Joshua rifiuta la missione ma poi, fedele alla ben collaudata struttura narrativa tipica dell'”Eroe”, cambia idea.
Forse perché Joshua ha perso la sua famiglia nell’incidente a Los Angeles, oltre a un braccio e una gamba.
Washington, che ha recitato nel thriller futuristico di Christopher Nolan “Tenet”, interpreta un soldato traumatizzato con problemi personali che può sperare di risolvere solo quando si trova di fronte alla possibilità di ritrovare sua moglie.
Si imbarca con una squadra di agenti d’élite nel cuore oscuro del territorio occupato dall’IA per scoprire che l’arma apocalittica, che è stato incaricato di distruggere, è un’IA con le sembianze di una bambina.
Dentro il mondo di The Creator
Edwards e del co-sceneggiatore Chris Weitz costruiscono una trama intricata sullo sfondo di un mondo futuristico popolato di robot dall’aspetto convenzionale e di “simulanti” di intelligenza artificiale come Alphie, entità che hanno un aspetto completamente umano.
La principale forza di “The Creator” risiede nelle sue straordinarie immagini. Invece di utilizzare schermi verdi e set LED all’interno di polverosi studi cinematografici, Edwards ha portato un piccolo team in luoghi reali come Thailandia, Nepal, Cambogia, Indonesia e Giappone. Il risultato è una visione del futuro dell’umanità che si piazza a metà strada tra realistico e onirico.
Con un budget di oltre 80 milioni di dollari, “The Creator” è uno dei migliori film di fantascienza dell’anno, raccontando una storia importante su dove la tecnologia potrebbe condurci e sulle conseguenze potenzialmente apocalittiche che potrebbero seguirne.