Grande attesa per l’ottantesima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La rassegna si svolgerà nel consueto scenario del Lido di Venezia, dal 30 agosto al 9 settembre con un programma annunciato ufficialmente oggi in occasione della conferenza stampa di presentazione sul canale della Biennale.
Ad aprire la presentazione è il Presidente della Biennale, Roberto Cicutto: “Vogliamo una mostra proiettata nel futuro, non spaventata dai cambiamenti tecnologici o interferenze di dispositivi diversi dai nostri. Una mostra che sappia vivere all’interno degli avvenimenti storici che la contraddistinguono. Per il piacere dei fotografi, il photocall è stato riportato all’interno del Casinò.”
L’impatto dello sciopero ad Hollywood sarà modesto
Un’edizione sui cui si allunga l’ombra dello sciopero degli autori e degli attori statunitensi. Eppure Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra, non sembra preoccuparsene molto. “Lo sciopero ci ha colto di sorpresa e ha avuto qualche ripercussione sul programma che è stato ripensato ma neanche troppo. L’unico film che abbiamo perso è Challengers, di Luca Guadagnino, la cui uscita commerciale è stata posticipata al 2024. Sarà Comandante di Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino, a sostituirlo”.
Per la chiusura è stato scelto La sociedad de la nieve di J.A.Bayona. Passando invece ai numeri, i Paesi rappresentati nella selezione ufficiale di Venezia sono 54. I titoli a regia maschile erano 2703, circa il 66% del totale, quelli a regia femminile 1298, circa il 32%. C’è una piccola percentuale di registi che non hanno dichiarato il genere: sono 60.
In gara per il Leone d’Oro ci sono sei registi italiani
Sono 23 i film in concorso, come lo scorso anno. Sei di questi sono italiani: oltre al già menzionato Comandante di De Angelis, in gara Enea di Pietro Castellitto, che parla di droga e malavita, ombre invisibile di una storia che parla d’altro: un padre malinconico, un fratello che litiga a scuola, una madre sconfitta dall’amore e una ragazza bellissima, un lieto fine e una lieta morte.
Il viaggio lungo una notte di una ragazza che, nella Cinecittà degli anni 50, diventa la protagonista di ore per lei memorabili che da ragazza la trasformeranno in donna, è la storia di Finalmente l’Alba di Saverio Costanzo. Lubo di Giorgio Diritti ha per protagonista un nomade, un artista di strada, un uomo che subisce una grande ingiustizia.
Io Capitano di Matteo Garrone racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare, E infine Adagio ultima puntata della trilogia criminale di Stefano Sollima, cominciata con Romanzo Criminale e poi Suburra.
I titoli internazionali in concorso
Tra i film internazionali in concorso troviamo Bastarden (con protagonista Mads Mikkelsen, il ritorno di Kyusuke Hamaguchi (regista di Drive my car), il tedesco Die theorie von allem, il belga Holly, e Pablo Larrain che con El Conde con un inedito Pinochet. Il dittatore non è morto, ma continua a vivere. Oggi è un anziano vampiro di 250 anni deciso a farla finita una volta per tutte, a causa dei disturbi causati dal disonore che sente di meritare e da certi conflitti familiari. Poi Origin di Ava Duvernay con al centro i conflitti razziali negli Stati Uniti e Priscilla di Sofia Coppola, biopic sulla moglie di Elvis. Tre titoli francesi con Dogman di Luc Besson, La Bête di Bertrand Bonello; Hors-Saison di Stéphane Brizé. Ferrari, con Adam Driver di Michael Mann sul Drake modenese e il nuovo film di Yorghos Lanthimos, Poor Things, con Emma Stone e Willem Dafoe,che racconta di Bella Baxter una giovane donna che viene riportata in vita dallo scienziato Godwin Baxter.
Bradley Cooper si cimenta come regista in Maestro, Bil biopic di Netflix sul leggendario compositore e direttore d’orchestra statunitense Leonard Bernstein. The Killer di David Fincher racconta la storia di un uomo dal carattere solitario, senza scrupoli, freddo e minuzioso. E ancora Memory di Michelle Franco: Aku Wa Sonzai Shinai (Evil Does Not Exist) di Ryūsuke Hamaguchi; Zielona Granica (The Green Border) di Agniezska Holland. Kobieta Z… (Woman Of) di Małgorzata Szumowska e Michał Englert; Holly di Fien Troch. Mentre Fuori Concorso arrivano i lavori di Woody Allen, Roman Polanski, Wes Anderson, William Friedkin, Luca Barbareschi e Liliana Cavani.