Solo per tre giorni, il 3, 4 e 5 luglio, potremo rivedere David Bowie nelle sale cinematografiche e sarà come essere ad un concerto, quello in cui, esattamente 50 anni fa, il 3 luglio 1973, all’Hammersmith Odeon di Londra, il Duca diede addio, davanti agli spettatori increduli, al suo alter ego più celebre: Ziggy Sturdust. L’occasione è offerta dalla presentazione di “Ziggy Stardust & The Spiders From Mars: Il Film” in versione completamente restaurata, che consentirà di rivivere da vicino quella serata unica nella storia della musica rock, tra emozionanti primi piani dell’artista e le strepitose esecuzioni dei brani, da Ziggy Stardust a Starman, a Rock ‘n Roll Suicide.
La notte del 1973, il mondo conosce Ziggy
Quella notte straordinaria del 1973 concludeva un anno di tournée che, con la geniale creazione del personaggio di Ziggy, ibrido e camaleontico, messianico e trasgressivo, trasformista e conturbante, innocente e sfrontato, continuamente sul confine tra rock e pop, aveva reso celebre David Bowie, con un sempre maggiore seguito di pubblico e conquistando attenzione presso l’opinione pubblica.
Il concerto fu immortalato dal celebre regista Donn Alan Pennebaker, autore di celebri film documentari su musica e politica, tra cui “Bob Dylan Don’t Look Back” sulla tournée con Dylan nel 1967 e “Monterey Pop” del 1968. Filmò David Bowie e gli Spiders from Mars nel backstage e sul palco, i fans all’esterno con i visi truccati alla Ziggy e, all’interno, in visibilio per il loro eroe e trascinati dalla chitarra elettrica di Mick Ronson. C’è persino Ringo Starr che si era intrattenuto per una chiacchierata con loro. Il restauro digitale del film è stato supervisionato dal figlio del regista, Frazer Pennebaker.
Il film rilasciato solo nel 1979
Dopo varie peripezie, il film venne pubblicato diversi anni dopo, nel 1979, ma ora sarà visibile per la prima volta la versione integrale del concerto, più di 1 ora e 40, proposta sul grande schermo in 4K e con audio 5.1, per scoprire la scaletta completa che fu suonata in quella fatidica notte, comprese le scene finali con il leggendario chitarrista Jeff Beck e la performance di The Jean Genie che era stata tagliata nella versione originale del film.
Un’opportunità unica di ritrovarsi insieme a rivivere un momento iconico, in cui il rock glam conquistò un’intera generazione, sotto lo sguardo ironico del suo autore, un po’ Punch e Arlecchino e un po’ Messia, con una pettinatura quasi cresta punk rosso fucsia, il rock con il rossetto e un trucco accuratissimo di La Roche, quattro cambi di costume, in gradazione cromatica, con ampia possibilità di esibizione del corpo elegante, efebico, glabro. Un artista, un personaggio, un concerto che hanno cambiato per sempre la cultura pop.
Ziggy Stardust era nato solo un anno prima, il 16 giugno del 1972, con l’uscita di ‘The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars’, geniale concept-album che vedeva protagonista l’onirico e surreale Ziggy, prototipo del divo rock stravagante e androgino dai capelli rosso fuoco, i costumi estrosi e il fascino glam. Un successo planetario che avrebbe fatto la storia.
L’umano Ziggy Stardust
Nell’intervista comparsa su Rolling Stone nel 1973, Bowie aveva raccontato a William S. Burroughs che, contrariamente all’opinione comune, Ziggy Stardust non era un extraterrestre ma “un umano” che casualmente entrava in contatto con forze da un’altra dimensione attraverso la sua radio e che, scambiando i loro messaggi per rivelazioni spirituali, adottò sulla Terra un ruolo messianico, mentre gli “infiniti”, creature aliene prive di passioni, lo utilizzarono come tramite per un’invasione che distruggerà il mondo. La fine arriva quando arrivano gli “infiniti”. Ziggy è consigliato in un sogno dagli “infiniti” di scrivere la venuta di un uomo delle stelle, così ha scritto Starman, che è la prima notizia di speranza che le persone ricevono.
Rivedere la figura di Ziggy nella sua ultima sera, ma all’inizio di una carriera di continue innovazioni musicali e artistiche, e di altri alter ego e avatar, sarà un modo per rimettersi spiritualmente in contatto con David Bowie, che manca già da troppo tempo, dal 10 gennaio 2016, e di cui si avverte grande nostalgia per la sua capacità di essere sempre anni luce avanti. Bentornato, Starman.
La versione restaurata di “Ziggy Stardust & The Spiders From Mars: Il Film” è distribuita nei cinema italiani in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio Capital, Radio Deejay, MYMovies.it e in partnership con Warner Music Italy.
L’evento e le proiezioni internazionali sono prodotti e promossi dalla società di produzione multimediale Echo Velvet e dai pluripremiati The Makers Of per conto di RZO Music, David Bowie Estate e Warner Music.