Con L’Heure Exquise, basato su Oh, les beaux jours (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett, Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando un ruolo significativo, giusto e emozionante per l’artista che è ora: Winnie, la ballerina “âgée” immaginata nel 1998 da Maurice Bejart che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici.
Lo spettacolo che ha debuttato in prima assoluta il 4 giugno 2021 al Ravenna Festival ed è successivamente andato in scena a Torinodanza, al Baden Baden Festival, al Linbury Theatre@Royal Opera House, all’Opera Garnier Monte-Carlo, tornerà in scena in Italia dal 14 aprile al 12 maggio 2022, facendo tappa al Teatro Grande di Brescia (14 aprile), al Piccolo Teatro Strehler di Milano (20-22 aprile), al Teatro Sociale di Trento (27 aprile), al Teatro Verdi di Padova (4-5 maggio), al Teatro Mario Del Monaco di Treviso (7-8 maggio), al Teatro Goldoni di Venezia (11-12 maggio).
Willy, impersonato da Thomas Whitehead, è un ex-partner di Lei, sommersa non dalla famosa collina di sabbia, ma da una montagna di vecchie scarpette da punta.
Un altro personaggio femminile per Alessandra Ferri, come Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri, tutte donne eccezionali che appartengono a questo capitolo della sua vita.
“Tutti i grandi musicisti hanno fatto delle “variazioni” su un tema di un altro grande”, scrive Maurice Bèjart. “Variazioni di Brahms su un tema di Haydn, di Chopin su un tema di Mozart, di Beethoven su Diabelli, e così via.Io mi sono permesso di lavorare su una pièce tra le più importanti del ventunesimo secolo: “Oh,les beaux jours!” In verità non si tratta di un adattamento danzato ma di un lavoro di composizione fedele allo spirito dell’autore e tuttavia nel contesto di una creatività puramente astratta e coreografica.
Per Alessandra Ferri il ruolo della protagonista, immaginato da Béjart nel 1998 per Carla Fracci è assolutamente fantastico, la sua Winnie è una ballerina “âgée” che, nella sua malinconica solitudine, vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici. iI suo Willy, all’epoca interpretato da Micha van Hoecke, è un suo ex-partner e la famosa collina di sabbia che la sommerge è una montagna di vecchie scarpette da punta.
“Dopo la creazione a Torino il balletto è stato rappresentato raramente, proprio perché ha bisogno di due interpreti che sappiano essere, come erano Carla e Micha, ballerini/attori con un lungo vissuto artistico”