Torna al cinema dal 28 ottobre , la Famiglia Addams, la cui versione italiana si affida alle voci di Virginia Raffaele, Pino Insegno, Eleonora Gaggero, Luciano Spinelli e Loredana Bertè. Nel nuovo capitolo Morticia e Gomez vivono con turbamento la fase adolescenziale dei loro figli, Mercoledì e Pugsley, che crescendo si mostrano sempre più indifferenti alle cene di famiglia e sempre più interessati ai loro passatempi mostruosi. Per recuperare il rapporto decidono di organizzare un viaggio in camper che coinvolga tutta la famiglia, tranne Nonna Addams che resterà a fare la guardia alla grande casa dove troverà il modo di spassarsela. Con l’orribile camper stregato, gli Addams si avventurano nei luoghi d’America più terrificanti, dove insieme a zio Fester ed al cugino IT vivranno spaventose avventure.
La Famiglia Addams ha sempre dato il meglio di sé nelle sue interazioni con i “normali”, ovvero le persone comuni non interne alla famiglia. L’idea del viaggio attraverso il paese è il pretesto per riflettere sui temi dell’adolescenza e dell’incontro con persone appartenenti a diversi ceti sociali.
Mercoledì comincia a mostrare le sue inquietudini, si sente profondamente diversa dai suoi genitori. E’ infastidita dalle loro egocentriche manifestazioni d’affetto?Per quanto strana e stravagante sia Mercoledì, la sua alienazione è universale: gli adolescenti spesso non si sentono al proprio posto. L’altro figlio Pugsley sta vivendo la sua ricerca interiore, cercando di imparare le vie dell’amore.
Sfortunatamente ha zio Fester come maestro, che non solo è innamorato perso, ma si sta anche
lentamente trasformando in un polpo, con tentacoli e tutto il resto.
Seppure la trama sia semplice, il nuovo capitolo della famiglia più strampalata del mondo è sempre l’occasione per parlare di discriminazione ed emarginazione, di cui gli Addams sono vittime per via della loro diversità anche nei tratti somatici, nei colori, negli usi e nei costumi. E ancora una volta sono loro a dimostrare che è la famiglia il luogo che si realizza la possibilità di differenziarsi per avere una propria identità.