Marzia Onorato, nel ruolo di Titina De Filippo, donna nei tratti del volto, dura, aspra e fiera, figlia illegittima – con i fratelli Eduardo e Peppino – di Eduardo Scarpetta, attore e drammaturgo napoletano.
Nel film in concorso a Venezia 78, “Qui rido io”, per la regia di Mario Martone, Marzia è riuscita a impersonare lo sconcerto di chi era considerata una figlia falsa. Questo significava essere figlie illegittime nel quadro sociale in cui muove i primi passi. La famiglia De Filippo sembra improntata sul patriarcato più inossidabile e l’unico riferimento femminile – Luisa De Filippo, la madre e nipote del padre – è una donna mite e accondiscendente che accetta le brevi visite quotidiane di Scarpetta, pretendendo da parte dei figli, la massima devozione nei suoi riguardi.
Il debutto in teatro avviene ancora bambina, in un ruolo maschile, quando, all’età di sette anni interpreta la parte di Peppeniello nella commedia Miseria e nobiltà dello stesso Scarpetta, personaggio che costituisce il banco di prova per tutti i figli d’arte dell’epoca. Da allora si può dire che non ha mai più lasciato il palcoscenico cimentandosi con incredibile disinvoltura nella recitazione e nel canto, nei ruoli drammatici e in quelli brillanti.
Onorato arriva al ruolo di Titina dopo altre esperienze artistiche. Grazie al nuoto che si deve la sua prima esperienza televisiva: “Sirene”, la serie TV diretta da Davide Marengo trasmessa nel 2017 su Rai1 e successivamente anche all’estero. In seguito partecipa alla prima stagione de “L’amica geniale”, la serie ideata da Saverio Costanzo tratta dai romanzi di Elena Ferrante in onda su Rai1 nel 2018, nel piccolo ruolo di una studentessa secchiona.
Nel 2019 arriva la prima esperienza sul grande schermo. Diretta da Christian De Sica interpreta Nunzia Palazzo in “Sono solo fantasmi”. Poi nel 2020 per la regia di Mario Martone veste i panni di Titina De Filippo, figlia illegittima di Eduardo Scarpetta (interpretato da Toni Servillo) e sorella di Eduardo e Peppino De Filippo nel film “Qui rido io” in concorso alla 78esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.