Tornano gli aperitivi letterari alla 13a edizione di SiciliAmbiente che si svolgerà dal 18 al 24 luglio a San Vito Lo Capo. Il Festival diretto da Antonio Bellia, con la direzione organizzativa di Sheila Melosu, è da sempre un importante punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per il cinema legato alle tematiche ambientali, ai diritti umani, allo sviluppo sostenibile e alla biodiversità. L’appuntamento è previsto tutti i giorni alle 19.30 nell’area Giardino del festival per un momento di confronto in occasione della presentazione di un libro.
Primo incontro oggi domenica 18 luglio per “La Lezione dell’Elefante” di Marco Rizzo alla presenza dell’autore. La narrazione prende spunto da esperienze vere di richiedenti asilo ed è ricca di dettagli storici. Il protagonista è Sekou, tredicenne di Timbuctu appassionato di libri, la cui vita viene sconvolta dalla guerra civile scoppiata in Mali nel 2012 e dall’imposizione della sharia da parte degli jihadisti. Durante gli scontri muore il padre di Sekou, mentre il fratello Ousmane, prima, e Sekou, dopo, fuggono in Italia. Segue così il doloroso cammino attraverso il Sahara, l’arrivo in Libia, la permanenza in una prigione, il viaggio in mare a bordo di un barcone e infine l’arrivo in un centro di accoglienza in Sicilia. Ripercorrendo l’avventurosa vita di Seikou, Rizzo racconta la guerra civile maliana, l’estremismo jihadista e la sharia, l’emergenza umanitaria in Africa, l’immigrazione in Italia e i legami con la Libia. Ma anche l’amore per i libri come strumento di emancipazione, memoria e testimonianza.
Si continua lunedì 19 luglio con la presentazione del libro “Raccontare Sciascia” di Angelo Campanella e Giuseppe Maurizio Piscopo entrambi presenti al festival. Con “Il giorno della civetta”, Leonardo Sciascia è stato il primo autore a parlare di mafia in un romanzo; ma lo scrittore di Racalmuto fu molto più di questo; nelle sue opere trovano spazio i temi chiave della sicilianità e le questioni universali dell’uomo: l’essere, la morte, la memoria, l’oltre. Il suo sguardo lucido sul mondo offre ancora oggi, a cento anni dalla sua nascita, interessanti spunti per la lettura del Contemporaneo. Gli autori analizzano gli aspetti salienti, meno conosciuti, curiosi che riguardano la vita di Sciascia e la sua vasta produzione. Il testo è articolato su grandi temi – la scuola, la mafia, la fede, il cinema, il teatro, la giustizia, le feste, i viaggi, la religiosità, la pittura, la fotografia, le speranze e i sogni dei siciliani – per fornire a tutti coloro che non lo conoscono, a cominciare dai ragazzi delle scuole, una chiave d’accesso all’opera dello scrittore, e insieme per offrire una grande quantità di spunti, aneddoti e rarità che ingolosiranno gli appassionati di Sciascia.
Martedì 20 luglio sarà presentato “101 Scorie Zen. Foto e haiku per una via poetica all’ecologia” di Martino Lo Cascio, alla presenza dell’autore. Il libro è un viaggio visivo e introspettivo, 101 scatti di Martino Lo Cascio impreziositi da 56 haiku, attraverso i litorali di Togo e Benin. Un manuale di sopravvivenza che invita ad assumere un nuovo punto di vista sul mondo per riqualificare e valorizzare ciò che è sempre stato scartato; recuperare e includere con gentilezza l’escluso, il rimosso; salvare dall’oblio tante piccole storie minacciate dalla memoria sbilenca del nostro tempo; raccontare inesauribilmente esistenze, tracce di un’umanità perduta.
Mercoledì 21 luglio aperitivo letterario in compagnia di Mari Albanese e Angelo Sicilia per la presentazione del loro libro “Io, Felicia. Conversazioni con la madre di Peppino Impastato“. Nell’estate del 2002 Felicia Bartolotta, la madre di Peppino Impastato, si racconta a due giovani attivisti, Angelo Sicilia e Mari Albanese, tra gli animatori del primo Forum Sociale Antimafia di Cinisi. Sono conversazioni intime e toccanti: “Mamma Felicia” racconta del suo passato, del rapporto conflittuale col marito, del grande amore per suo figlio Peppino, della sua scelta, alla morte violenta di quest’ultimo, di aprire le porte della sua casa a tutti i giovani, per coltivare la memoria e spargere semi di consapevolezza per il futuro.
Ultimo appuntamento venerdì 23 luglio con la presentazione de “I Martiri dell’America Latina Difensori della Terra” di Salvatore Inguì alla presenza dell’autore. La crisi ambientale e climatica minaccia la Terra; ogni giorno, attivisti in tutto il mondo si battono per proteggerla, scontrandosi con gli interessi economici legati allo sfruttamento delle risorse e con la corruzione, e mettendo a rischio la propria vita.
Nel 2019, più di 200 persone sono state assassinate perché si dedicavano alla difesa della Terra e della natura: la maggior parte di questi omicidi è avvenuta in America Latina. In Colombia, Brasile, Messico, Honduras, Guatemala, Venezuela e Nicaragua spetta infatti un triste primato: quello di Stati in cui si sono sacrificate più vite nella difesa del nostro pianeta. Salvatore Inguì racconta l’esperienza di ventitrè “martiri”, donne e uomini semplici che non hanno esitato a combattere in prima linea per il bene collettivo. Non storie di morte, ma colme di vita, di impegno, sprone ed esempio per ognuno di noi. Le narrazioni sono state raccolte attraverso l’incontro con le persone e le organizzazioni che fanno parte di ALAS – América Latina Alternativa Social, la rete transnazionale promossa da Libera.
Gli aperitivi letterari sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti e sono offerti da Olis Geraci e Vini Lauria e organizzati da Navarra Editore e Il Palindromo.