L’unica cosa che è mancata ad una strepitosa settimana di grande padel è stato solo il pubblico, ma su quello nessuno ha potuto nulla, nemmeno Alessia Da Soller e Luigi Argiolas, i due titolari del circolo, il cui sforzo organizzativo avrebbe dovuto essere premiato diversamente. Un vero peccato perchè il primo torneo Fip Rise K-Lab conclusosi lo scorso weekend sugli otto campi di ultima generazione di Villa Pamphili meritava altra audience.
Oltre 300 iscritti tra tabellone maschile e femminile e uno spettacolo di altissimo livello che ha visto trionfare la coppia spagnola Garcia Mora – Munoz Enrile (testa di serie numero 3) contro i connazionali Garcia Lopez – Icardo Alcorisa (numero 2) mentre tra le donne le francesi Collombon – Ginier (numero 1) hanno prevalso contro le nostre rappresentanti Pappacena – Sussarello (numero 2).
Grande rammarico per la coppia italiana, vera dominatrice del torneo fino a quel momento. Le due ragazze sono infatti andate avanti a colpi di 6-1 e 6-0 regolando in semifinale una delle coppie più accreditate, Erika Zanchetta e Giorgia Marchetti, prendendole letteralmente a pallate e terminando la contesa per 6-1 6-1. L’unica coppia a strappare quattro giochi alle due fuoriclasse sono state Martina Lombardi e Martina Pugliesi con un bel padel, intelligente e aggressivo ma non sufficientemente continuo per domare le ragazze numero uno d’Italia e ottanta del mondo.
La finale, bellissima, è vissuta di alti e bassi, con le francesi che hanno sempre dovuto rincorrere, ma alla fine sono riuscite a vincere per 3-6, 6-3, 7-5. Sul 5-3 del terzo set per le italiane, noi, spettatori di lusso della contesa, cominciavamo a pregustarci la vittoria. E invece. Come spesso accade quando si è con le spalle al muro, le francesi hanno tirato a tutta, le nostre hanno pagato forse anche un pizzico di fatica e hanno finito col cedere.
“Ma devo comunque fare i complimenti alle nostre avversarie – ha detto Jessica Ginier – ci hanno aggredito e pressato fino alla fine, sono state bravissime, giocando un padel forsennato e molto duro per noi da affrontare. Forse un pizzico di esperienza in più per noi ha fatto la differenza, ma dovremo stare attente a questa coppia nel World Padel Tour, e lo dico con grande convinzione”. Il circuito mondiale inizia proprio dopo Pasqua, con le ragazze italiane pronte a dare battaglia. Martedì alle 11,30 a Madrid comincerà il loro torneo di qualificazione al tabellone principale.
Qui potete ascoltare anche le parole di Giulia Sussarello che è stata gentilissima a parlare con noi nonostante la sconfitta bruciante.
Anche nella finale maschile si sono giocati tre set, di ottimo livello e di intensità altissima, con i giovanissimi Jaime Munoz Enrile, 22 anni e numero 113 del mondo e Javier Garcia Mora, 21 anni e numero 114 ha vincere in rimonta sui connazionali trentenni Lopez (numero 290) e Alcorisa (numero 90).
Che valori tecnici ha espresso dunque questa settimana a Roma? Ha confermato tutto quello che sapevamo già, ovvero che il grande padel parla spagnolo e argentino, che quello francese è in grande crescita (Tison e Bergeron, semifinalisti, sono al centesimo posto) e che quello italiano sta esattamente un gradino dietro. I nostri Lele Fanti e Michele Bruno sono oltre la 200esima posizione e sono usciti solo in semifinale dalla coppia finalista giocando ad ottimi livelli. Dietro però c’è un movimento molto interessante di giovani e giovanissimi che stanno crescendo come Alex Esteban Capitani. un ragazzo di appena 20 anni ma con le idee chiare, fra 5 anni vuole essere al World Padel Tour. Certamente essere figlio d’arte lo aiuta – il padre è Marcelo Capitani, l’ex professionista argentino, oggi responsabile del settore giovanile e commissario tecnico della nazionale italiana under – ma insieme a lui il movimento cresce e noi stiamo aspettando. Ecco qui l’intervista con un giovane bravo tecnicamente e fortissimo fisicamente.
A Villa Pamphili c’è anche un’accademia di Padel per chi vuole iniziare a muovere i primi passi fin da giovanissimo o anche per chi vuole solo perfezionarsi, la dirige Mara Blanco, supercoach del circolo a cui non sfugge nulla, che con esperienza e professionalità sta facendo crescere a vista d’occhio il club ed i suoi virgulti.