Diretta da Luca Ribuoli, la serie vede Pietro Castellitto nei panni del leggendario numero 10 e racconta gli ultimi due anni dei ventisette di carriera di Francesco Totti, romano classe 1976. L’indiscusso capitano giallorosso inizia ad avere una certa età e qualche infortunio di troppo, oltre a non avere un rapporto idilliaco con l’allenatore Luciano Spalletti: ma l’affetto dei tifosi è enorme, la classe pure e così ogni sua discesa in campo è vissuta come un evento. Fino alla partita numero 619 in serie A, l’ultima: un addio che spingerà qualcuno a scrivere su uno striscione “speravo de morì prima”, frase che ha dato il titolo alla serie TV. La miniserie targata Sky Original dal 19 marzo alle 21,15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW, è un racconto epico che attraverso i toni della commedia, si cocnentra sulla vita privata, i suoi affetti e lo spogliatoio con le sue trame, tra vittorie, sconfitte e i rapporti con gli allenatori”.
La sceneggiatura è stata firmata da Stefano Bises, Michele Astori e Maurizio Careddu a partire dell’autobiografia ‘Un capitano’, scritta da Totti insieme a Paolo Condò e pubblicata da Rizzoli. Alla regia c’è Luca Ribuoli (‘La mafia uccide solo d’estate’), mentre nel cast spiccano il Francesco Totti interpretato da Pietro Castellitto (‘La profezia dell’armadillo’), il Luciano Spalletti di Gianmarco Tognazzi (‘Ex’), l’Ilary Blasi di Greta Scarano.
Nel primo episodio della serie, Marco, giovane inquilino di Rebibbia, nonostante il fine pena si rifiuta di lasciare il carcere: di lì a dieci giorni passerà in visita il Capitano. Un Capitano non così certo del suo futuro calcistico, ora che l’infortunio durante Roma-Carpi e il subentro di Spalletti al posto di Garcia gli fanno capire che non è più così “pupone”. Mamma Fiorella è preoccupata come Ilary, sebbene quest’ultima non lo dia a vedere.
Totti, lasciato sempre più spesso in panchina dal Mister, si sente come un leone in gabbia. Mentre suo figlio Cristian lo incita a reagire, mamma Fiorella non si trattiene dal dire la sua agli ascoltatori radiofonici pro Spalletti. Il Capitano, non convocato per Roma-Palermo, viene comunque trascinato da sua moglie in tribuna, dove i tifosi lo investono con urla di gioia. A Spalletti, invece, riservano solo fischi.