Sta facendo il giro del mondo la petizione di Sebastião Salgado e della moglie Lélia Wanick Salgado rivolta a Jair Bolsonaro e al governo del Brasile per salvare gli indios dell’Amazzonia dal coronavirus. Abbandonati a se stessi e sorpattutto alle incursioni degli speculatori, in assenza di controlli delle autorità impegnate sulla pandemìa, il popolo indigeno “rischia di scomparire”.
Sebastião Salgado e la moglie Léila si sono impegnati spesso per l’Amazzonia, con campagne fotografiche di denuncia e di valorizzazione.
L’appello, lanciato il 1° maggio sul sito Avaaz.org, e promosso con un video sul profilo ufficiale Instagram di Salgado ha raggiunto in cinque giorni le 200 mila adesioni prefisse e volerà oltre. Molti anche i big che hanno firmato, tra i quali Ai Weiwei, Norman Foster, Meryl Streep, Brad Pitt, Oprah Winfrey e Pedro Almodovar.
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“Le popolazioni indigene del Brasile affrontano una seria minaccia alla loro sopravvivenza a causa della pandemia di coronavirus” inizia la lettera dei Salgado a Bolsonaro e ai membri del governo.
“Cinque secoli fa questi gruppi etnici furono decimati dalle malattie portate Conquistatori e colonizzatori europei. Da allora, le crisi, le epidemiologie successive hanno ucciso la maggior parte di queste popolazioni. – continua l’appello – In questo momento in cui questa nuova piaga si sta diffondendo rapidamente in tutto il Brasile, popolazioni indigene, come quelle che vivono isolate nell’Amazzonia brasiliana, potrebbero essere completamente spazzate via perché non hanno protezione contro il Covid-19”.
“La loro situazione – si descrive – è doppiamente critica in queste terre riservate per legge ad uso esclusivo di questi popoli per l’invasione di cercatori d’oro, boscaioli e allevatori. Queste attività illegali hanno aumentato drammaticamente nelle ultime settimane, poiché le autorità incaricate di proteggere queste terre sono state immobilizzate dalla pandemia”.
“Di conseguenza, – continua il drammatico appello – senza questo scudo di protezione, questi gruppi etnici vivono sotto l’ombra di un genocidio causato da infezioni portate da intrusi in un ambiente remoto e fragile”.
“Tale è l’urgenza e la gravità di questa crisi che, come amici del Brasile e ammiratori del suo spirito, della sua cultura, della sua bellezza, della sua democrazia e la sua biodiversità, chiediamo al Presidente del Brasile, Sua Eccellenza Mr. Jair Bolsonaro, e i leader del vostro Congresso e del vostro sistema giudiziario di adottare misure immediate per proteggere la popolazione indigena in Brasile da questo virus devastante”.
“Questi popoli fanno parte della straordinaria storia della nostra specie umana. La loro scomparsa sarebbe una tragedia per il Brasile e una perdita immensa per l’umanità. Non c’è tempo da perdere”.
Ci uniamo all’appello e invitiamo i nostri lettori a firmarlo.