Dal 17 al 19 marzo, nell’anno in cui festeggia i suoi primi 25 anni di successo, torna a Dusseldorf, Prowein, la fiera internazionale del vino in Germania. Un appuntamento diventato ormai il più importante nel settore vitivinicolo mondiale che negli anni ha accumulato numeri record e in costante aumento (dal 1994 al 2018, 74.194 espositori, 711.942 visitatori e 843.427 mq netti di superficie espositiva).
Nata con appena 321 espositori da 8 Paesi, nell’ultima edizione di Prowein, la fiera ha superato quota 6.800 da 64 Nazioni. Il segreto del suo successo sta in una formula semplice che poggia su tre principi fondamentali: la ProWein è una fiera che si rivolge esclusivamente ad operatori specializzati del settore dei vini e dei distillati, con un’attenzione particolare al commercio e alla gastronomia.
Secondo uno studio effettuato per conto della ProWein dall’Istituto per l’economia del vino e delle bevande dell’Università di Geisenheim, i produttori che partecipano alla fiera riescono a stringere nuove partnership commerciali. E l’Italia? Ad oggi rappresenta il 50% dei produttori stranieri presenti alla fiera con una cresciuta di quasi 60 volte (da 29 produttori nel 1994 a 1.736 nel 2018) in 25 anni.
Anche per la ProWein 2019, l’Italia si prepara a schierare nei padiglioni 15 e 16 oltre 1700 espositori, provenienti da tutti i principali territori del vino, confermando la propria posizione di leadership, con l’auspicio di arrivare nei prossimi anni ad un ampliamento degli spazi tricolore in fiera. Ciò al fine di consolidare ulteriormente il brand Italia e le sue peculiarità non solo in Germania, sbocco fondamentale dove il nostro Paese copre il 36% del totale import, ma anche nel resto d’Europa e soprattutto in Asia, target privilegiato, quest’ultimo, del big player fieristico tedesco che, oltre alla Cina, ora guarda anche all’India.
La mostra speciale «same but different» sulle bevande artigianali (birre, liquori e sidri) torna per la seconda volta, sempre nel padiglione 7.0, ma con il doppio degli espositori (oltre 100 da 22 Paesi) rispetto al 2018. Ad arricchire l’area espositiva, inoltre, ci sarà la fizz Lounge che con lo slogan “Zero rifiuti: totale riciclaggio dietro al bancone”, intende sensibilizzare gli operatori del settore ad un uso razionale delle materie prime e ad un’ottimizzazione del ciclo produttivo, utilizzando tutte le parti di un frutto e riciclando in modo intelligente.
In missione in Germania anche l’Associazione delle donne italiane del vino che a Dusseldorf racconteranno la loro storia, la loro passione e i loro successi. Novità assoluta per l’Italia, nell’edizione del 2019, la presenza di una delle sue eccellenze a livello mondiale, l’olio extravergine di oliva con degustazioni e assaggi a cura della Fondazione Italiana Sommelier.