Si è tenuto martedì 4 dicembre a Roma, presso il ristorante stellato Marco Martini Restaurant (Viale Aventino, 121) a partire dalle ore 20:00 un evento esclusivo con un giro del mondo attraverso i whisky, organizzato dal Gruppo Bacardi Martini. La Holding del l Gruppo Bacardi è da anni attento alle attività volte a proteggere l’ambiente e a diffondere le buone pratiche del Consumo Responsabile. In quest’ottica, nel 2012 ha dato vita allo Slow Drinking, un’iniziativa volta a diffondere i principi dello Stile Mediterraneo e del Consumo Moderato, per portare i propri consumatori verso la filosofia della “Degustazione” anziché del Consumo, dando spazio al piacere del palato e al tempo necessario per assaporare il drink, in un ambito di amichevole convivialità.
Una serata che ha toccato quattro tappe con cinque whisky differenti, a cui sono stati abbinati cinque piatti pensati apposta per esaltarne le peculiarità. Un vero e proprio viaggio del gusto e, come in un romanzo ottocentesco, gli invitati saliranno su un treno virtuale, elegante, nobile e accogliente per un grand tour con quattro fermate e cinque whisky abbinati a cinque piatti realizzati per l’occasione dallo chef stellato Marco Martini, che ha introdotto la serata: Stati Uniti, Irlanda, Scozia e Giappone, accompagnati da tre capotreni d’eccezione: Giampiero Francesca e Massimo Macrì, de I Maestri del Cocktail e Cristina Folgore, whisky brand Ambassador del Gruppo Bacardi, che hanno accolto gli ospiti presentando loro la traversata alla scoperta di curiosità, aneddoti e ricordi fra whisky e cucina.
Prima tappa gli Stati Uniti, in particolare lo Stato del Kentucky, patria del bourbon, con aneddoti che raccontano la cultura del barbecue e quella del Mint Julep, che si fondono con le radici di questa terra, la battaglia di Fort Pleasant e la vita di Louisville. Tocca quindi a Cristina introdurre il whiskey bourbon Maker’s Mark (raccontando anche la differenza di questa “e” in più), servito in un cocktail d’eccezione, un Boulevardier firmato dal barman Daniele Gentili, che prevede, nella ricetta escluiva, 4 cl di Maker’s Mark Bourbon, 4 cl di Martini Bitter, 4 cl di Martini Rosso e 1 fetta d’arancia, servito in un bicchiere old fashioned precedentemente riempito di ghiaccio.
Si lascia l’Europa, per fare tappa, l’ultima, in Giappone. Un salto che Massimo, storico e studioso, introduce, insieme a Cristina, raccontando l’arrivo del whisky sulle coste del Sol Levante, l’approdo di un prodotto tanto caratteristico, in mondo così lontano. Per portare il pubblico nella nuova atmosfera Giampiero racconterà di altre esperienze di viaggio, fino alla città dei foodies, Osaka. Cristina introduce il quinto whisky, il Toki, servito con un cannolo di merluzzo , ceci rosmarino e camomilla che completa l’esperienza di questa seconda tappa.
Il viaggio prosegue quindi in Europa, in Scozia, per la precisione ad Islay. Giampiero racconta l’arrivo in quest’isola, il ferry da Kennacraig, attraversando un mare burrascoso, per scoprire le distillerie, i villaggi, la cittadina di Bowmore con la sua chiesa rotonda ed essere pervasi di fumo e salsedine. Solo assaporando davvero l’esperienza in un terra tanto selvaggia e particolare si può capire davvero cosa sia il whisky torbato. Tocca quindi a Cristina presentare, in questo caso, due whisky, gli scottish Bowmore 15 e Aberfeldy 12, abbinati a due piatti, risotto cacio e pepe frutti di mare e lime e a un maialino, mela patate e senape.
Massimo, introduce l’ultima meta, l’Irlanda, attraverso una serie di brevi aneddoti dedicati a questa terra. Giampiero racconta il proprio viaggio in Irlanda, alla scoperta delle distillerie e il ricordo, fra le strade tortuose del Connemara, le incredibili rocce delle Giant’s Causeway e le scogliere a strapiombo delle Cliff of Moher, trasporta i viaggiatori nelle magiche atmosfere irlandesi, da gustare anche con l’olfatto ed il gusto. Cristina fa così assaggiare l’ultimo whisky, il Connemara, raccontandone caratteristiche e peculiarità. La cena e il lungo viaggio attorno al mondo si completano con i dolci, presentati come piccola pasticceria e un cannolo….di mont-blanc.