«A Beauty – Be Your Muse: sii la musa di te stessa. È il motto di queste feste. Voglio che ogni donna scopra e liberi la sua “strega” o la sua “fata”. Il Natale è l’occasione perfetta per sognare, stupirsi e brillare». Simone Belli, make-up artist delle celebrità, va dritto al punto quando parla di bellezza autentica. Per le sue amiche star il Christmas Party è uno degli eventi più attesi della Capitale, un rituale in cui ritornare bambini e lasciarsi avvolgere dalla magia. «È un viaggio emozionale dentro la propria luce», esordisce Belli.
Da tredici anni il suo Magic Christmas Party è un appuntamento irrinunciabile: cosa significa rinnovare questa esperienza al MAXXI, trasformandolo ogni volta in un “giardino delle meraviglie”?
«Cerchiamo di creare sempre qualcosa di unico, un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà. Quest’anno il tema è la magia e l’illusione, e ho voluto realizzare un’installazione imponente: un pannello di quasi tre metri per tre, fatto di rose rosse e sfere tridimensionali, che nasconde una “stella della magia”. Questo passaggio simbolico tra il mondo magico e quello terreno è il cuore della festa. Il giardino delle meraviglie diventa un luogo dove nostalgia, speranza e poesia si fondono per far rivivere il bambino che è in ognuno di noi».
Qual è la parte più divertente della preparazione?
«Costruire tutto con le mie mani. Quando non riesco a spiegare ciò che ho in testa, mi siedo e lo faccio. Io vivo di sogni. Abbiamo ideato il Flash Mood, una performance con dieci ballerine in accademico nero: su ciascuna monterò un copricapo fatto con polistirolo delle torte dipinto di nero, un cerchietto interno e tulle che scende sul corpo. Durante la serata le luci si spegneranno e loro — le streghe — verranno “liberate”, muovendosi tra il pubblico con una musica pazzesca: un invito a liberare la strega o la fata che c’è in ognuno di noi».
Come definirebbe l’atmosfera della festa?
«Un vero shock emotivo. Appena entrerete sarete catapultati in un’atmosfera surreale: ghiaccio secco, nebbia bassa, laser e cinque streghe con parrucche lunghissime, ognuna di un colore diverso, legate ai chakra e ai colori dell’anima. Candele, violini… sarà l’ingresso in un mondo parallelo. L’atmosfera è tutta giocata sull’argento, per me il colore dell’oltre: vicino al bianco ma meno rischioso, perché il bianco subito ti fa sposa o estate. E poi sfere d’argento giganti ovunque, per amplificare il sogno».
Quali esperienze multisensoriali arricchiscono questa edizione?
«Gli ospiti saranno accolti da un percorso olfattivo firmato Maison Thaitè che stimola emozioni e ricordi, mentre Comfort Zone offrirà trattamenti viso e momenti di relax multisensoriale. Il mental coach Corrado Belli introdurrà un’esperienza unica con numeri, cristalli e vibrazioni energetiche, per una cura interiore che va oltre la superficie. Poi ci sarà un tocco speciale di Filippo Sorcinelli, noto per essere lo stilista del Papa, che consacrerà il sacco di Babbo Natale con una fragranza esclusiva, rendendo tutto ancora più prezioso e suggestivo».
Non mancherà la dolcezza?
«La magia del Natale passa anche attraverso i sapori: Casa Manfredi firma un panettone in edizione limitata, un viaggio di gusto con arance, albicocca e gianduia, servito in un contenitore esclusivo. La pastry chef Giorgia Proia preparerà una torta live, mentre Sù Tiramisù offrirà la sua specialità che fa “Crock”. Tutto questo per tenere sempre accesa la meraviglia».
Parliamo di make-up: qual è il tuo consiglio per le feste?
«Scoprire la stronza che è in noi. Niente rinunce. Il make-up è protagonista e parla di luce e ombra, profondità e intensità. Ho creato una collezione di illuminanti in cotto, polveri sottilissime che esaltano l’incarnato: il filo conduttore per tutte è essere luminose, scolpite e mai banali. Le labbra rosse restano un must per chi vuole osare, mentre lo sguardo si fa intenso con ombretti bronzo-dorati e mascara generosi. È un trucco che parla di potere e autenticità: non più cosa “sta meglio”, ma cosa fa star bene».
E gli occhi?
«Le donne di potere hanno sempre gli occhi truccati. Lo sguardo non truccato è penetrabile, vulnerabile. Nelle culture antiche il kajal era una protezione. E infatti quest’anno le donne preferiscono raccontarsi attraverso occhi intensi, decisi, profondi: blu, marrone, nero, bronzo. Colori che parlano di anima e chakra».
I suoi consigli per le occasioni importanti delle feste, dalla Vigilia a Capodanno?
«Per la Vigilia il trucco è rigoroso e sofisticato: uno smokey intenso con texture matte o leggermente satinate, perfetto per un look curato e formale. Il pranzo di Natale invece è più soft, comodo e rilassato, con un bordo leggero per dare espressività senza eccessi, considerando che la giornata è lunga e informale. Infine, per Capodanno — la notte della ribellione — libertà totale: paillettes, scollature, aderenze. Il trucco segue lo stesso concept, ma più glitterato: il nero diventa shimmer, glitter sottili, mascara a quintali, un illuminante deciso. Senza perdere l’equilibrio: ora le donne hanno una padronanza diversa della propria immagine, non c’è più eccesso senza coscienza».
Da Monica Bellucci a Luisa Ranieri, come lavora con le celebrity per rispettare e valorizzare la loro identità?
«Con attrici come Luisa Ranieri o Miriam Leone non faccio grandi distinzioni: il mio compito è cogliere la loro essenza, connettermi con quella parte interiore spesso nascosta sotto i riflettori. Cerco di capire la loro anima per interpretarla attraverso il trucco. Non deve mai diventare una maschera: deve essere un’espressione autentica di sé. Spesso vedo donne truccate da altri che diventano irriconoscibili, e il mio scopo è educare a essere se stesse, con una bellezza che non sovrasta ma illumina».
Che cosa è fondamentale per soddisfarle?
«L’ascolto. Io ascolto con gli occhi, ed è una capacità rara. Le attrici insegnano il valore di una bellezza che non deve essere sopraffatta dal trucco. Vedo tante donne truccate da ragazzi che le trasformano in altro, creando dei mostri. L’educazione che cerco di dare è questa: ognuno deve essere se stesso».

















