Il 3 ottobre 2025 il Teatro Eliseo tornerà ad aprire dopo cinque anni di chiusura. A riportarlo in attività non sarà uno spettacolo teatrale ma Immersive Disney Animation, una produzione che ha già viaggiato in ventiquattro città e che a Roma segna il debutto europeo.
L’allestimento non si limita a proiettare sequenze su grandi schermi: trasforma lo spazio in un ambiente reattivo. Le immagini scorrono a trecentosessanta gradi intorno al pubblico, accompagnate dalle colonne sonore più note del catalogo Disney. I visitatori non assistono a un film, ma si muovono al suo interno.
Dal cartone al dispositivo immersivo
Il percorso ripercorre quasi un secolo di produzione, dai primi lungometraggi come Biancaneve e Pinocchio ai successi recenti di Frozen, Zootropolis ed Encanto. Le scene non sono semplicemente citate: diventano spazi percorribili. Un pavimento che si trasforma in ghiaccio rimanda al regno di Frozen; una cascata di bolle invade la sala; la sequenza dell’Uccello di fuoco di Stravinsky in Fantasia 2000 viene tradotta in un suolo che si accende di lava.
La logica è quella di un archivio che si fa esperienza. L’idea di entrare nei film non è nuova, ma qui si concretizza attraverso un intreccio di tecnologie interattive: pavimenti sensibili, braccialetti luminosi sincronizzati, ambienti che reagiscono ai movimenti.
Produzione e regia
Il progetto è guidato dal produttore premio Oscar J. Miles Dale (La forma dell’acqua), con la supervisione di Dorothy McKim, da decenni ai Walt Disney Animation Studios. La scenografia porta la firma di David Korins, già autore per Broadway di Hamilton. Insieme al collettivo messicano Cocolab e al Creative Legacy Team di Disney è stato costruito un allestimento di 2.000 metri quadrati, con 52 film rappresentati e 33 proiettori.
Prima di entrare nello spazio immersivo, i visitatori incontrano bozzetti originali, locandine storiche, l’abito di Cenerentola e un laboratorio di disegno. Un repertorio che affianca la spettacolarità dell’installazione con materiali d’archivio.
Un teatro, una città
La riapertura del Teatro Eliseo non è solo un fatto logistico. L’edificio, rimasto inattivo dal 2020, viene restituito alla città attraverso un’operazione che non riguarda il teatro tradizionale ma un’industria culturale globale. È il segno di come Roma si inserisca in un circuito internazionale in cui la Disney continua a rielaborare il proprio catalogo trasformandolo in esperienza sensoriale.
Oltre la mostra
Negli Stati Uniti la stampa l’ha descritta come “sbalorditiva” (Axios) e “come entrare nel tuo film preferito” (Elite Daily). Ma Immersive Disney Animation non è una mostra né un museo: è un format che traduce in dispositivo collettivo la memoria di un secolo di animazione.

















