ll Mediterraneo come mare che unisce, non che divide. È con questo spirito che il MedFilm Festival torna in Marocco per la sua quarta edizione, trasformando la capitale Rabat in crocevia di cinema e culture. Due giornate, il 2 e 3 ottobre, per celebrare la settima arte tra anteprime internazionali, masterclass e giovani talenti, in attesa della grande edizione romana in programma a novembre.
Promosso dall’Ambasciata d’Italia in Marocco e dall’Istituto Italiano di Cultura di Rabat, con la collaborazione di Fondation Hiba, Cinéma Renaissance e ISMAC, l’evento non è soltanto una rassegna cinematografica, ma un laboratorio di scambio e formazione. Quest’anno cade inoltre in un contesto simbolico: i duecento anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Marocco. «È l’occasione per onorare una storia di amicizia e guardare insieme al futuro», ha sottolineato l’ambasciatore italiano a Rabat, Pasquale Salzano.
L’apertura è affidata al Cinéma Renaissance, ormai sede storica del MedFilm in Marocco, con l’anteprima per tutta l’area Mena del film Testa o croce? di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, già presentato a Cannes, Locarno e Melbourne e atteso contemporaneamente nelle sale italiane.
Il cuore della manifestazione batte però all’ISMAC, l’università del cinema di Rabat, che per due giorni diventa centro nevralgico di incontri e proiezioni. Qui gli studenti assisteranno alle masterclass di due protagonisti del cinema italiano contemporaneo: Edgardo Pistone, regista rivelazione con Ciao bambino, e Francesco Di Stefano, montatore premiato con il Nastro d’argento per Freaks Out e collaboratore di Paolo Sorrentino e Gabriele Mainetti. Le lezioni offriranno uno sguardo privilegiato sul dietro le quinte della creazione cinematografica, tra regia, scrittura e montaggio.
Accanto agli incontri formativi, non mancheranno le proiezioni speciali: Ciao bambino e il corto Le mosche di Pistone, Delta di Michele Vannucci e La città proibita di Gabriele Mainetti, entrambi montati da Di Stefano.
Grande attesa anche per la seconda edizione del Premio MedFilm Festival per i giovani talenti marocchini. Sette cortometraggi realizzati dagli studenti dell’ISMAC si contenderanno il riconoscimento, che sarà assegnato da una giuria composta dagli stessi Pistone e Di Stefano insieme ad Alessandro Zoppo. Il vincitore avrà la possibilità di partecipare alla 31ª edizione del MedFilm Festival a Roma come giurato e di presentare il proprio corto in anteprima internazionale.
«Il cinema è un linguaggio capace di superare confini e differenze, offrendo ai giovani cineasti marocchini nuove prospettive di visibilità», ha commentato Carmela Callea, responsabile culturale dell’Istituto Italiano di Cultura di Rabat.
Con il sostegno delle istituzioni e il coinvolgimento diretto di studenti e professionisti, il MedFilm Festival in Marocco conferma la sua natura di ponte creativo tra le due sponde del Mediterraneo, un mare di cinema e di storie da raccontare.