Berlin Rom Express 2025, dentro le onde di Villa Massimo, è stato illuminato dai visual generativi di Markus Heckmann nella residenza di Alva Noto dal vivo insieme a Kikelomo e Modeselektor. . L’ottava edizione- svolta il 19 settembre negli spazi dell’Accademia Tedesca – ha ribadito la vocazione del progetto a unire due città attraverso il linguaggio del suono.

Il concerto ha coinciso con il quarantesimo anniversario del Romaeuropa Festival, con cui Alva Noto e Villa Massimo collaborano da quasi due decenni. “Questo appuntamento è anche un omaggio a quella storia comune”, ha ricordato la direttrice Julia Draganović. L’idea di un ponte sonoro tra Capitali resta centrale: Berlino come laboratorio permanente della club culture, Roma come luogo di incontro e di risonanza.
Nel 1977 i Kraftwerk pubblicarono Trans-Europe Express, un disco che trasformava la rete ferroviaria veloce europea in un manifesto di modernità. Da quella intuizione prende il nome Berlin Rom Express, la rassegna che dal 2018 porta a Roma un frammento della scena elettronica berlinese.
Quest’anno Il curatore e artista sonoro Carsten Nicolai (conosciuto come Alva Noto), ha invitato per l’occasione Kikelomo, dj e produttrice britannico-nigeriana che si è esibita per la prima volta a Roma.
Markus Heckmann, con una programmazione generativa, non illustrava ma amplificava geometrie in mutazione, riflessi e interferenze che sembravano nascere dallo stesso impulso dei suoni.
Modeselektor, duo berlinese che da più di vent’anni attraversa techno, dub e hip hop con una ventaglio di collaborazioni che sfugge alle definizioni hanno forse gestito il pieno della serata spingendo verso le hit conosciute e qualche improvvisazione soprattutto di Sebastian Szary particolarmente carico nel dialogo fisico con il pubblico con un finale un po’ Sinclaireggiante nei remix dell’ultrapop italiano.
Dal 2007, anno in cui Alva Noto ha vinto il Premio Roma Villa Massimo, è tornato annualmente a Roma: una costante ’occasione in cui ” a casa” torna a disegnare sempre nuovi confini nel campo della musica elettronica. Non c’era una scaletta fissa ma un flusso, un attraversamento di generi e sensibilità che rispecchia l’evoluzione della musica elettronica contemporanea.

Chiudendo la serata ha guidato il pubblico in un paesaggio opposto, dove ogni suono diventa segno e ogni pausa parte della composizione. La sua musica, che negli anni ha dialogato con Ryuichi Sakamoto- dando poi forma alla colonna sonora di The Revenant- nelle ultime esibizioni ha forse rasentato il minimalismo ma ha certamente trovato nel Verde della Accademia linee di frequenze che disegnano anche quello lo spazio come una scultura invisibile.
Berlin Rom Express ha confermato così la sua natura di laboratorio più che di semplice concerto: il giardino storico di Villa Massimo si è trasformato in un crocevia di avanguardia, dimostrando come la sperimentazione possa ancora creare legami reali tra luoghi e comunità.

















