“Non abbiamo mai cercato il rumore, ma la chiarezza. L’intimità, più che la spettacolarità.” È in questa dichiarazione silenziosa che si può forse racchiudere lo spirito dei Kings of Convenience, la band norvegese che salirà sul palco naturale dell’Altopiano del Montasio, a Sella Nevea, domenica 3 agosto 2025, per la trentesima edizione del No Borders Music Festival. Inizio previsto alle 14:00, ma l’esperienza comincia ben prima: alle 11 si aprono i cancelli, il tempo rallenta, l’altitudine fa il resto.
Per chi conosce la storia di Erlend Øye ed Eirik Glambek Bøe, due compagni di scuola di Bergen diventati architetti dell’indie-pop più sobrio e poetico degli ultimi vent’anni, la scelta di portarli in alta montagna non suonerà come una stranezza, ma come un’allineatura naturale. Il loro debutto internazionale, Quiet is the New Loud (2001), è ancora oggi una pietra miliare di una scena — la new acoustic movement — che ha provato a riscrivere la grammatica dell’ascolto, a rallentarla, a renderla di nuovo necessaria.
Nel tempo, i due hanno preferito la pausa al marketing, la coerenza al rilancio. Dopo Riot on an Empty Street (2004) e Declaration of Dependence (2009), i Kings hanno rallentato i dischi ma non il dialogo. Vivono in città diverse — Erlend da anni in Sicilia, Eirik è rimasto in Norvegia — e si ritrovano quando ha senso. Il senso, a volte, è un concerto tra i boschi, sotto una parete di roccia, a pochi metri da una malga.
Il No Borders Music Festival li ha voluti proprio qui, in uno dei contesti più forti e spiazzanti dell’intera rassegna. Non ci sono sedie numerate, né backstage protetti. Il pubblico arriva a piedi, spesso dopo ore di cammino, e la ricompensa non è solo l’ascolto: è l’aver attraversato un luogo che ti cambia.

I biglietti saranno in vendita a partire da giovedì 12 giugno alle 12:00, su ticketone.it e nei punti vendita autorizzati. Sul sito del festival (www.nobordersmusicfestival.com) sono disponibili anche pacchetti speciali che comprendono escursioni guidate e pernottamento in zona, per chi vuole vivere l’evento come un’esperienza totale.
Il No Borders, nato quasi per scommessa nelle terre di confine tra Italia, Austria e Slovenia, è oggi uno dei pochi festival a essere rimasto fedele alla sua intuizione originale: portare musica laddove non c’è rumore. Niente barriere, niente amplificazioni eccessive, solo artisti capaci di confrontarsi con l’assenza, con l’ambiente, con l’essenzialità.
La presenza dei Kings of Convenience non è solo un concerto: è un ritorno alla lentezza, una riflessione musicale su ciò che resta, quando il superfluo si dissolve. La montagna — come la loro musica — non chiede di essere capita, ma attraversata. E ascoltata.