L’Orchestra Italiana del Cinema accende la magia con Harry Potter e il Principe Mezzosangue™ in Concerto, che debutta per la prima volta a Roma il 27 e 28 dicembre 2024 all’Auditorium Conciliazione. Il sesto capitolo della saga cinematografica, già amato in tutto il mondo, si trasforma in un’esperienza multisensoriale grazie a una colonna sonora eseguita dal vivo.
Protagonista della serata sarà un’orchestra di 80 musicisti, diretta dal Maestro Caleb Young, che interpreterà le musiche di Nicholas Hooper con precisione millimetrica, in perfetto sincronismo con la proiezione del film su uno schermo di 12 metri. I dialoghi, in italiano, amplificano l’immersione in un mondo che mescola magia e realtà.
Le due serate romane rappresentano un evento unico, parte di un progetto internazionale nato dalla collaborazione tra Warner Bros. Discovery Global Themed Entertainment e CineConcerts. Dal 2016, questa serie di cineconcerti ha emozionato oltre 3 milioni di spettatori in più di 48 paesi, consolidandosi come una delle esperienze live più coinvolgenti legate all’universo di Harry Potter.
La nostalgia di un mondo magico che evolve
“Con Harry Potter siamo cresciuti tutti, un po’ alla volta, capitolo dopo capitolo,” riflette Marco Patrignani, fondatore dell’Orchestra Italiana del Cinema e direttore artistico del Roma Film Music Festival. Il festival, giunto alla quarta edizione, si terrà ad aprile 2025, ma questo cineconcerto ne rappresenta una sorta di preludio.
Patrignani sottolinea l’unicità dell’Orchestra Italiana del Cinema, pioniere nei cineconcerti che fondono arte musicale e grande schermo, creando spettacoli capaci di conquistare spettatori di ogni età. La formula si è dimostrata vincente anche per altri blockbuster, confermando il ruolo di questi eventi come celebrazione dell’arte visiva e musicale.
Un viaggio tra note e ricordi
La colonna sonora, nominata ai Grammy nel 2010, è uno degli elementi più distintivi del film. Nicholas Hooper, con il suo stile elegante e intimamente emozionale, ha regalato alla saga alcuni dei suoi momenti più memorabili, tanto che Variety l’ha definita “emotivamente travolgente”. La musica non solo accompagna, ma amplifica le sfumature emotive della storia, portando il pubblico più vicino all’universo di Hogwarts.
In questo scenario, il cineconcerto non è solo uno spettacolo: è un viaggio nel tempo e nello spazio, un’occasione per tornare a vivere, attraverso occhi nuovi, le avventure di Harry, Ron e Hermione.
Il fascino eterno di una storia universale
Tra gli aspetti più avvincenti del format c’è la capacità di riportare il pubblico a una dimensione condivisa, quella del racconto. Come i bambini di Kipling che ascoltano Puck, gli spettatori si ritrovano avvolti da una narrazione che intreccia musica e immagini in una simbiosi perfetta. Anche qui, c’è spazio per l’iniziazione, per la scoperta, per quell’incontro con l’ignoto che, in fondo, è il cuore di ogni storia indimenticabile.
E proprio questa è la forza del cineconcerto: ricordare che le storie, così come la musica, sono fatte per essere vissute insieme, in un rito collettivo che trasforma una serata in un ricordo destinato a durare.