Dal 2 ottobre al 6 novembre, il Romaeuropa Festival accende i riflettori sulla scena emergente italiana con la rassegna “Anni Luce”, ospitata presso il Mattatoio e curata da Maura Teofili. Questo appuntamento annuale è un tributo alla giovane creatività teatrale del Paese, continuando il percorso di esplorazione e valorizzazione delle voci più fresche e originali del panorama artistico.
Il cuore pulsante di “Anni Luce” è rappresentato dalle opere di artisti e artiste Under 30, selezionati nell’ambito del progetto Powered by REF, giunto ormai alla sua quinta edizione. Questo programma, sviluppato in collaborazione con Carrozzerie|n.o.t e 369gradi, offre una piattaforma solida e innovativa alle nuove leve del teatro italiano, permettendo loro di crescere artisticamente grazie a residenze condivise e al supporto di una rete composta da Periferie Artistiche – Centro di Residenza Multidisciplinare del Lazio, Spazio Rossellini, Teatro Biblioteca Quarticciolo e Cranpi.
Le nuove proposte teatrali
Tra i progetti selezionati per questa edizione spiccano tre lavori originali e potenti. “Conferenza Balaam con Pezzo a due con dieci piante”, con la supervisione di Filippo Lilli, si distingue per il suo approccio multidisciplinare. Questo spettacolo si interroga sul rapporto tra esseri umani e natura, dissolvendo la distanza tra performer e piante in un’inedita fusione scenica.
Il collettivo Dimore Creative, sotto il tutoraggio di Babilonia Teatri, presenta “Transenne”, un’opera che parte dal tragico caso di cronaca di Giuseppe Uva, deceduto nel 2008 dopo una notte in caserma. Questo spettacolo affronta temi di attualità come la manipolazione mediatica e la percezione soggettiva della verità, offrendo una riflessione profonda sul distacco tra realtà e narrazione.
Infine, Sofia Naglieri, classe 1998, propone “Devozioni per occasioni di emergenza”, un lavoro performativo che esplora il dolore e la malattia come aspetti ineluttabili dell’esperienza umana. Guidata dalla tutor Federica Rosellini, Naglieri trasforma la sofferenza in una possibilità creativa, attraverso una poetica che celebra le anomalie e le alterazioni del corpo come strumenti di espressione artistica.
Debutti e prime nazionali
La rassegna si apre il 2 ottobre con il debutto nazionale de “La Traiettoria Calante” di Pietro Giannini. L’opera, già presentata in forma di studio durante la scorsa edizione di Powered by REF, è stata completata con il supporto del Teatro Nazionale di Genova. Con una sensibilità unica, Giannini ripercorre la tragedia del crollo del Ponte Morandi, fondendo teatro di narrazione e teatro civile in una forma contemporanea che sfida le convenzioni del linguaggio scenico.
Sempre il 2 ottobre, Giulia Scotti presenta la sua opera prima come regista e autrice: “Quello che non c’è”. Questo spettacolo, vincitore del Premio Tuttoteatro Dante Cappelletti 2023, si addentra nelle vicende familiari dell’autrice, utilizzando illustrazione e fumetto per esplorare le omissioni dolorose della memoria e della storia personale.
Performance e installazioni innovative
In equilibrio tra performance e installazione, “Stiamo lavorando per voi (ci scusiamo per il disagio)” di Claudio Larena sarà presentato in prima nazionale il 3 ottobre. L’opera ricrea un cantiere urbano, con i suoi segnali, strisce arancioni e operai, trasformandolo in uno spazio che, pur sembrando banale, diventa simbolo di cambiamento e di riflessione sul paesaggio urbano e sociale.
La chiusura di “Anni Luce” il 5 e 6 novembre sarà affidata alla compagnia Usine Baug e Mezzopalco con lo spettacolo “Anse”. Questo monologo polifonico esplora il dialogo interiore e collettivo che abita un unico corpo, offrendo una riflessione potente e intensa sulle dinamiche della coscienza e della solitudine.
“Anni Luce” si conferma dunque come un appuntamento imperdibile per chi desidera scoprire le tendenze più innovative e audaci del teatro italiano contemporaneo, dimostrando che il futuro della scena artistica è in ottime mani, alimentato dalla passione e dalla creatività delle nuove generazioni.