The Room Next Door segna un’importante svolta nella carriera di Pedro Almodóvar, poiché si tratta del suo primo lungometraggio in lingua inglese. Basato sul romanzo di Sigrid Nunez What Are You Going Through del 2020, il film racconta la storia di due donne che si ritrovano dopo anni di separazione in circostanze estreme ma al contempo tenere. Ingrid (Julianne Moore), una scrittrice di autofiction, scopre casualmente che la sua vecchia amica Martha (Tilda Swinton), un tempo reporter di guerra, è gravemente malata di cancro al collo dell’utero in fase avanzata. Da qui inizia un percorso intimo che esplora la malattia, l’amicizia e la decisione di porre fine alla propria vita.
Almodóvar, noto per il suo stile ricco di colori vivaci e dialoghi incisivi, affronta temi difficili con una delicatezza sorprendente. Come lo stesso regista ha affermato, la sua insicurezza nel girare in inglese è svanita grazie alla collaborazione totale delle sue attrici. Tilda Swinton e Julianne Moore sono il cuore pulsante del film, portando sulle spalle l’intero peso emotivo della narrazione.
La trama segue il deteriorarsi della salute di Martha e il suo rapporto rinnovato con Ingrid. Dopo un fallimentare trattamento sperimentale, Martha decide di pianificare il proprio suicidio, chiedendo l’aiuto di Ingrid. Questo momento chiave, pur trattato con rispetto, porta a interrogarsi sulla complessità delle emozioni in gioco: Ingrid consegna la pillola letale senza esitazioni, ma il film non chiarisce se lo faccia per porre fine alla sofferenza dell’amica o perché rassegnata all’inevitabilità della morte.
Ciò che rende The Room Next Door insolito rispetto alle precedenti opere di Almodóvar è il suo tono quasi teatrale. Le scene si susseguono con lunghi dialoghi, a tratti eccessivamente verbosi per un regista solitamente più visivo. La sua attenzione maniacale per i dettagli scenografici rimane intatta, grazie al lavoro eccezionale di Inbal Weinberg.
Gli interni degli appartamenti di New York, dai divani turchesi agli armadi verde smeraldo, sono a dir poco strabilianti. Sebbene New York sia il palcoscenico di The Room Next Door, il film mantiene un’atmosfera profondamente almodovariana. Le relazioni intense e i dilemmi morali che affliggono le protagoniste sono temi che il regista ha esplorato in passato, seppur in contesti culturalmente diversi.
The Room Next Door rappresenta un esperimento interessante per Almodóvar, che si avventura in un contesto anglofono e urbano senza perdere completamente il tocco che lo ha reso iconico. Quello che rimane è soprattutto una riflessione sincera sull’amicizia, la malattia e la morte, arricchita dalla presenza magnetica di due attrici straordinarie.