Al Magna Graecia Film Festival di Catanzaro, Tim Robbins ha condiviso una serie di riflessioni intime con il pubblico. L’attore, regista e direttore teatrale, noto per il suo impegno poliedrico, ha raccontato come l’incontro con Dario Fo abbia trasformato la sua carriera e la sua visione artistica.
La scintilla è scoccata con la lettura di Morte accidentale di un anarchico. “Quella commedia mi ha mostrato che è possibile affrontare temi complessi e profondi con un tocco di umorismo”, ha spiegato. La capacità di Fo di trasformare un caso reale e tragico in una farsa satirica ha acceso in Robbins la scintilla per scrivere per il teatro. Questo incontro intellettuale si è trasformato in un vero e proprio cambio di rotta per lui, spingendolo a creare opere che mescolano impegno sociale e ironia.
Il loro primo incontro a Milano è stato un momento di grande nervosismo per Robbins, che però è stato subito messo a suo agio dalla generosità e dall’umanità di Fo. “Parlammo a lungo della commedia dell’arte e di Arlecchino. Dario mi ha dato consigli che mi hanno profondamente influenzato mentre scrivevo la mia commedia”, ha ricordato Robbins. La loro amicizia si è consolidata ulteriormente quando, un anno dopo, Fo venne a vedere una rappresentazione di “Sogno di una notte di mezz’estate” e inviò a Robbins un dipinto ispirato allo spettacolo e una lettera commovente. “Non sono mai riuscito a leggerla interamente ai miei attori senza piangere”, ha confessato Robbins.
Robbins ha descritto il loro ultimo incontro a Cesenatico, poco prima della morte di Fo. Fo, anche in quell’occasione, dimostrava una vivace passione per l’arte, mentre preparava una mostra su Darwin. “Dario è stato un maestro fino all’ultimo. La sua eredità culturale sarà compresa pienamente solo tra molti anni”, ha detto Robbins, sottolineando l’impatto duraturo e universale delle opere di Fo.
Passando alla situazione attuale negli Stati Uniti, Robbins ha espresso profonda preoccupazione per il clima di odio e divisione. “Le persone vivono di odio e si rifiutano di ragionare, non provano empatia né compassione”, ha dichiarato, sottolineando la perdita di valori come il dialogo e la comprensione reciproca. Riguardo alla candidatura di Kamala Harris, Robbins ha preferito non commentare direttamente, ma ha suggerito di chiedere ai detenuti in California per avere un quadro completo delle sue azioni come procuratrice generale.
Il Magna Graecia Film Festival ha riservato un programma speciale per Robbins. L’1 agosto, è stato intervistato dalla giornalista Silvia Bizio, il 2 agosto è in programma un concerto con la sua band, i Tim Robbins and the Rogues Gallery Band, e il 4 agosto sarà proiettato Le ali della libertà in omaggio al trentesimo anniversario del film.
Il festival, sostenuto dal Ministero della Cultura, Calabria Straordinaria, Regione Calabria, Comune di Catanzaro e altri partner, rappresenta un evento significativo per il panorama culturale italiano. Tra i main sponsor, spicca la presenza di Vecchio Amaro del Capo, simbolo di una Calabria che sostiene e promuove le eccellenze artistiche e culturali.