“Essere qui stasera è un’emozione indescrivibile, un profondo ricordo del viaggio che abbiamo vissuto con tante persone che non ce l’hanno fatta attraversando il deserto e un mare nel quale avevamo perso anche la speranza di arrivare… Grazie Lampedusa,” ha dichiarato Mamadou Kouassi Pli Adama, davanti alla piazza gremita del pubblico de Il Vento del Nord. Accanto a lui, Arnaud Zohin e Moustapha Fall, con Seydou Sarr, protagonista del film di Matteo Garrone, Io Capitano. Tutti insieme hanno salutato il pubblico, che li ha applauditi a lungo in piedi, visibilmente commosso. Questo momento è stato uno dei più memorabili della 16.ma edizione di LampedusaCinema, che si è conclusa con la proiezione di Mur, presentato dall’autrice, attrice e regista Kasia Smutniak.
La serata finale ha visto la partecipazione speciale di Kasia Smutniak sul palco, accompagnata dai giovani dell’isola, protagonisti sia come ‘giurati’ sia nel laboratorio organizzato in collaborazione con SIAE e Fondazione Claudio Nobis. Inoltre, in sinergia con la Fondazione Nobis e il SNGCI, è stata inaugurata una videoteca destinata agli studenti dell’isola.
Mamadou, ora mediatore culturale a Caserta, ha condotto l’incontro col pubblico, ricordando: “Mi ha salvato la Guardia Costiera ed ero quasi alla fine. Essere qui è anche un modo per dire a me stesso che ce l’ho fatta, ma è soprattutto un modo per restituire a chi vive a Lampedusa la nostra verità. Io Capitano parla del nostro viaggio, della nostra tragedia e della nostra avventura. Un film che continua ad arrivare ovunque con noi e con Matteo Garrone, ma soprattutto è un racconto di cambiamento… E questo è il momento”.
Io Capitano è arrivato a Lampedusa con i suoi protagonisti in una serata di grande emozione, in un luogo speciale che vive il cinema sullo schermo solo una volta all’anno, grazie a questa iniziativa. Dodici i titoli in programma in una settimana, con numerosi incontri organizzati per i ragazzi dell’isola, coinvolgendo anche giornalisti e operatori culturali. Questi eventi hanno permesso di approfondire temi e suggestioni di un progetto che unisce intrattenimento e cultura, spettacolo e storie vicine al pubblico dei più giovani, per i quali il cinema sull’isola è ogni anno una scoperta.
Il festival Il Vento del Nord continua a essere una piattaforma importante non solo per il cinema, ma anche per condividere storie di resilienza e speranza. Le esperienze degli immigrati, che arrivano sulle coste italiane su imbarcazioni di fortuna, sono al centro di queste narrazioni, offrendo una finestra su realtà spesso dimenticate. Grazie a eventi come questo, le loro voci trovano uno spazio per essere ascoltate, ricordando a tutti l’importanza di accoglienza e solidarietà.