Il regno del pianeta delle scimmie (Kingdom of the planet of the apes), diretto da Wes Ball, è il quarto capitolo della serie reboot de “Il pianeta delle scimmie”, tratta dall’omonimo romanzo di fantascienza del 1963 di Pierre Boulle.
Se non li avete mai visti, merita la menzione il capostipite della saga ossia quel Pianeta delle scimmie del 1968 il cui l’astronauta protagonista – interpretato da Charlton Heston – sbarcava su uno sconosciuto pianeta in cui gli esseri dominanti erano, appunto, le scimmie con gli uomini resi schiavi.
Il film della fine degli anni ’60 fu un successo anche, e soprattutto per la grandiosa scena finale in cui l’astronauta, arrivando in una zona proibita, scopriva che affondato nella sabbia c’era un braccio della Statua della Libertà che troneggia a New York e comprendeva che il pianeta era proprio la Terra molti secoli dopo la distruzione che ne avevano fatto gli umani…
“Il Pianeta delle scimmie del 1968 è stato il primo film di fantascienza che vidi – ha segnalato Ball nel materiale a disposizione della stampa – e la rivelazione alla fine del film era un’idea sconvolgente, che diede inizio alla mia fascinazione per la fine del mondo”. Lo stesso filmmaker ha raccontato il suo iniziale rifiuto a fare un quarto capitolo “La mia prima risposta è stata ‘assolutamente no’”, ammette Ball. “Come avrei potuto proseguire la storia degli ultimi tre film (che narra le gesta del capo delle scimmie Cesare)? Non ero interessato a raccontare le avventure del figlio di Cesare. Allo stesso tempo, non volevo abbandonare ciò che Rupert Wyatt e Matt Reeves avevano creato con la trilogia di Cesare. Avevano diretto dei film fenomenali”.
E invece, a distanza di un quinquennio, il regista di “Maze Runner – Il labirinto” ha finito per accettare e girare questa nuova pellicola ambientando il film diverse generazioni dopo il regno di Cesare, capo delle scimmie e protagonista dei primi tre film del reboot, in cui le scimmie sono la specie dominante che vive in armonia e gli umani sono costretti a vivere nell’ombra. Mentre un nuovo tirannico leader delle scimmie costruisce il suo impero, una giovane scimmia, di nome Noa, intraprende uno viaggio che la porterà a mettere in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare scelte che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli umani.
Nella trama, dopo un improvviso attacco da parte di un clan guidato da Proximus Caesar, i membri del clan di Noa vengono ridotti in schiavitù e, nella sua avventura per salvarli, Noa unisce le forze con Raka, un orango e Mae, una ragazza umana.
Una sorta di processo di scoperta e di crescita del carattere del protagonista dove è possibile cogliere il decadimento del mondo umano e il modo in cui la natura ha reclamato la Terra. Come recitano nel film: “Molto da imparare e molto da insegnare”
Il regno del pianeta delle scimmie è interpretato da Owen Teague, Freya Allan, Kevin Durand, Peter Macon e William H. Macy. La sceneggiatura è di Josh Friedman, Rick Jaffa e Amanda Silver e Patrick Aison (Prey), basata sui personaggi creati da Rick Jaffa e Amanda Silver. Il film è prodotto da Wes Ball, Joe Hartwick Jr., Rick Jaffa, Amanda Silver e Jason Reed, mentre Peter Chernin e Jenno Topping sono i produttori esecutivi.
Il genere dimostra di avere un suo pubblico come testimoniato dal fatto che i primi tre capitoli del reboot hanno incassato oltre 1miliardo e mezzo di dollari (con il picco di “Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie”, diretto da Matt Reeves, che da solo ne ha incassati più di 710 milioni in tutto il mondo): vedremo se agli appassionati piacerà anche questo nuovo episodio e avranno voglia di “entrare nel regno”.
Dall’8 maggio nelle sale #IlRegnoDelPianetaDelleScimmie