Il direttore generale e artistico del Romaeuropa Festival, Fabrizio Grifasi, presenta la 39esima edizione della rassegna come un’opportunità per affrontare le sfide globali e i cambiamenti in atto nel mondo contemporaneo. Quest’anno, il festival si terrà dal 4 settembre al 17 novembre 2024 in venti diverse location nella Capitale. Con oltre cento progetti in programma, trecento rappresentazioni e quasi settecento artisti provenienti da tutto il mondo, l’obiettivo è quello di promuovere il dialogo e l’incontro tra generazioni, pratiche artistiche e culture diverse.
Grifasi sottolinea l’importanza di rappresentare la verità attraverso l’arte come mezzo per rafforzare il ruolo centrale dell’essere umano e della cultura che esso genera, specialmente in un momento in cui il mondo è sconvolto da eventi drammatici e rapidi cambiamenti ambientali e tecnologici.
La settimana inaugurale del festival sarà un concentrato di eventi di grande prestigio e interesse artistico. In collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma, si aprirà con il Ballet de l’Opéra de Lyon, che presenterà due coreografie di grande fascino: “Mycelium” di Christos Papadopoulos, ispirata alla natura, e “Biped” di Merce Cunningham, accompagnata dalla musica di Gavin Bryars.
Oltre a questo, ci saranno omaggi alla musica contemporanea con un focus su Ryuichi Sakamoto, e uno spettacolo teatrale che segna il ritorno di Alessandro Baricco sul palcoscenico, affiancato da importanti artisti musicali e attori. Inoltre, ci saranno esibizioni di maestri della coreografia internazionale come Rachid Ouramdane, con “Outsider”, e Sasha Waltz, che esplorerà la relazione tra danza e musica in dialogo con la Sinfonia n.7 di Beethoven e una composizione commissionata appositamente.
Il Romaeuropa Festival 2024 vanta una prestigiosa line-up di artisti provenienti da diverse parti del mondo, rappresentando una ricca varietà di discipline performative che vanno dalla prosa alla danza, dalla musica alle contaminazioni innovative dei linguaggi artistici. L’obiettivo è quello di offrire al pubblico una panoramica completa della creazione contemporanea e di favorire il dialogo e lo scambio tra artisti di diverse discipline e provenienze.
Tra i nomi di spicco ci sono il coreografo fiammingo Jan Martens, il francese Noé Soulier, i franco-catalani Baro d’evel e la coreografa sudafricana Robyn Orlin, la compagnia messicana Lagartijas Tiradas al Sol, e il regista israeliano Amos Gitai con il suo “House”, che riunisce attori e musicisti da tutto il Medio Oriente per raccontare la storia degli abitanti di una casa di Gerusalemme nel corso di un quarto di secolo. Inoltre, ci saranno spettacoli di artisti come Mohamed El Khatib, Leïla Ka, Berlin, Arno Schuitemaker e un omaggio speciale a Ennio Morricone grazie alla collaborazione tra il coreografo catalano Marcos Morau e i danzatori di Aterballetto.
A Romaeuropa Festival, anche gli artisti italiani avranno un ruolo di rilievo, con debutti e nuovi lavori di talenti come Frosini/Timpano, Licia Lanera, Daria Deflorian, Giorgina Pi, Massimiliano Civica, lacasadargilla, Oscar De Summa, CollettivO CineticO, Claudia Castellucci e Filippo Andreatta. La sezione musicale del festival sarà altrettanto vibrante, con la presenza di gruppi come Sentieri Selvaggi, Mariangela Gualtieri con Uri Caine e Paolo Fresu, Einstürzende Neubauten, Trentemøller, Keiichiro Shibuya e l’ensemble Neue Vocalsolisten.
Il festival riserva anche uno spazio significativo per la creatività emergente e per il pubblico più giovane. Presso La Pelanda del Mattatoio, verranno presentati progetti innovativi nella sezione LineUp!, Digitalive e Anni Luce, quest’ultima dedicata a proposte teatrali ideate e portate in scena da artisti under 30. Il festival includerà anche la finale della call per coreografi emergenti DNAppunti Coreografici e un programma speciale per bambini e famiglie, curato da Stefania Lo Giudice, che offrirà una varietà di spettacoli che vanno dalla danza al circo, dalla musica al teatro.