Uno spettacolo teatrale trasforma le celebri trentasei domande in ventotto, ponendole al centro di una ricerca dell’amore perduto o del suo ritrovamento. Questo esperimento, ispirato allo studio dello psicologo Arthur Aron sui “28 motivi per innamorarsi”, si propone di investigare se due estranei possano sviluppare un legame romantico o se una coppia possa recuperare la passione smarrita.
Il testo, concepito da Jennifer Lane, prende le mosse da questa particolare indagine sulle affinità amorose. I protagonisti, un uomo e una donna già uniti in matrimonio ma ormai separati a causa di un evento traumatico, decidono di sottoporsi a questa sfida proprio alla vigilia del loro divorzio. Le ventotto domande, che rappresentano altrettanti motivi per cui si sono innamorati in passato, diventano il fulcro di un confronto intimo e profondo.
Il test, affinché abbia successo, richiede che entrambi i partner rispondano con sincerità, alternandosi nelle risposte. Il culmine arriva con un intenso sguardo negli occhi per quattro minuti, sottolineando che l’intimità parte dalla mente, attraversa il cuore e si manifesta infine nel corpo.
Lo spettacolo, in scena all’Off Off Theater fino al 25 febbraio, si distingue per dialoghi serrati e rivendicazioni, mantenendo un equilibrio tra commedia e dramma. Sentimenti contrastanti come ironia, passione e disperazione si intrecciano con il gioco delle domande e delle risposte, coinvolgendo anche il pubblico presente in sala. Allo spettatore viene offerta la possibilità di mettersi alla prova, rispondendo alle stesse domande proposte nel test di Aron all’inizio dello spettacolo, sottolineando così la possibilità di innamorarsi nuovamente e di rinascere emotivamente.