E’ stata inaugurata in occasione della Festa Nazionale del Gatto, sabato 17 febbraio, a Pieve di Soligo (Treviso) la mostra “Cats in Venice”, che ha visto anche l’autrice, Marianna Zampieri, scrittrice e fotografa vicentina, incontrare il pubblico all’Auditorium Battistella-Moccia.
Da una decina d’anni, seguendo la sua passione per Venezia e per i piccoli felini, Marianna ha iniziato il suo progetto, immortalando i mici veneziani nella loro vita quotidiana, fatta di passeggiate nelle calli, gran dormite sulle sedie dei bar, in gondola, in vetrina, o anche… sugli altari delle chiese aperte. Marianna, per questi imprevedibili protagonisti ha scelto il bianco e nero, e la cornice di queste immagini, si sa, è unica al mondo: Venezia appare ora solare, ora struggente, bellissima o desolata. Uno scenario in cui i gatti, creature magiche e sapienti, si muovono in perfetta armonia con la città più bella del mondo.
Ogni scatto è un’immagine unica e racconta una storia, perché ogni gatto protagonista delle foto ha una sua biografia: Marianna le ha ricostruite tutte, parlando con le persone del quartiere, con gli “umani” cui i gatti si accompagnano o con cui hanno scelto di vivere, a Cannareggio, a San Marco o Dorsoduro, alla Giudecca o a Sant’Elena, nei giardini di San Marco o a San Sebastian, eleggendo un ponte, un ristorante, una libreria o la statua di una piazza a proprio luogo preferito. Perché i gatti scelgono sempre. E non c’è verso di costringerli a qualcosa.
I protagonisti di questa Venezia parallela sono Mordicchio, gatto bianco e nero simil-Silvestro, nato ad Annone Veneto e trasferitosi a Venezia a soli tre mesi, insieme alla sua famiglia umana e immediatamente diventato veneziano al 100%, visto che ha fatto un patto con i pescivendoli del suo campo: lui spaventa i gabbiani che si avvicinano ai banchi, e loro lo premiano con bocconcini prelibati. E’ il beniamino di tutti i bambini, che ormai lo conoscono e lo chiamano per nome; la sua foto in mostra è irresistibile!
C’è Van Gogh, stupendo abitante della Giudecca: un gattone rosso ritratto nel sonno, sulla panchina vicino al mare. “Lui non è il gatto del Bar dal Moro – racconta Marianna Zampieri – piuttosto è il bar che è suo! Infatti, anche se ha una bella casa a disposizione, lui ha eletto il bar, e i cuscini sulla panca in vetrina, a sua residenza preferita. Si presenta davanti alla porta all’apertura, e si preoccupa se il barista è in ritardo!”
E poi ci sono Luna e Tempesta, sorelle di Lampo, che sono ritratte nel manifesto di questa mostra, mentre all’unisono, con passo da vere Aristogatte, attraversano i tetti di Venezia. E Lulli (si chiama come il musicista, perché la sua padroncina Cecilia studia musica) che gioca in calle con l’acqua residua dopo le maree che invadono la città, in una foto che è un quadro, come quella di Wiskhy a spasso per Piazza San Marco. E poi i gatti del portone, quelli della Libreria dell’Acqua Alta e la bella micia gondoliera e Mila, la panterina del cortile di Scala Contarini del Bovolo.
Una delle foto presenti in mostra è stata selezionata ed è in gara per le migliori 100 “pet-photo” dell’anno, a livello internazionale.
Il progetto di Marianna Zampieri proseguirà con una nuova serie di ritratti di mici con i loro umani nel nuovo progetto di ricerca “C-AT Work”, che racconta i gatti-lavoratori (in farmacie, ristoranti, librerie….).
La Mostra fotografica è aperta al pubblico presso la Biblioteca Comunale adiacente all’auditorium, fino al prossimo 6 aprile.