Dal 17 febbraio, al Teatro Tor Bella Monaca di Roma, Syria, all’anagrafe Cecilia Syria Cipressi, porta in tour lo spettacolo “Perché non canti più”, un tributo a Gabriella Ferri, la celebre musicista romana scomparsa nell’aprile del 2004 all’età di 61 anni.
Intitolato “Concerto spettacolo per Gabriella Ferri”, lo show è stato concepito dal regista Pino Strabioli, insieme alla stessa Syria, con la supervisione del figlio di Gabriella Ferri, Seva.
“Da una valigia rossa è nato un libroalbum dove ho raccolto scritti, disegni, appunti, scarabocchi, lettere e pensieri di Gabriella. Quella valigia mi è stata data da suo marito e da suo figlio. In quella valigia ho rovistato per intere notti e interi giorni, accatastati, sparsi, mischiati, c’erano e ci sono ancora fogli di carta colorati e in bianco e nero. Ho incontrato Syria in un ristorante a Trastevere e mi ha dichiarato la sua passione per Gabriella. Abbiamo pensato di provare ad aprirla insieme quella valigia per farla diventare suono e voce. Stiamo sparpagliando le note e le canzoni che Gabriella amava di più e le stiamo mischiando ai suoi pensieri. Sarà un cantare recitando e un recitar cantando. Un concerto, un racconto. In molti me l’hanno chiesta in prestito quella valigia rossa, l’ho sempre tenuta stretta. Syria ha nella voce e nel cuore quei pezzetti di Roma che sapranno dove portarla, dove aprirla, dove lasciarla cantare e raccontare” – dichiara Pino Strabioli.
Lo spettacolo è un’ode alla memoria di Gabriella Ferri e al suo contributo alla musica popolare romana. Syria porta in scena non solo le canzoni iconiche di Ferri, ma anche le sue storie e la sua complessa personalità. Non cerca di imitarla, ma di interpretarla attraverso la sua prospettiva unica, mantenendo viva la romanità che le lega.
La tragedia che ha segnato la fine della vita di Gabriella Ferri rimane ancora avvolta nel mistero, con diverse ipotesi sulle cause della sua morte dopo una caduta dalla finestra di una sua casa. Tuttavia, Syria ha più volte ribadito che la sua scomparsa è stata probabilmente un tragico errore, non un gesto pianificato.
Syria stessa è sia interprete che attrice, con un background che include studi di recitazione e esperienze teatrali che l’hanno portata a scoprire l’improvvisazione. Questo le consente di portare in scena lo spettacolo con una profondità emotiva e una versatilità che rispecchiano l’essenza stessa di Gabriella Ferri.