La decisione di anticipare l’assegnazione del Nastro dell’anno è descritta come il modo migliore per esprimere gli auguri al cinema italiano, come spiega la Presidente Laura Delli Colli a nome del Direttivo Nazionale. La motivazione di questo prestigioso riconoscimento sottolinea l’esordio di Paola Cortellesi dietro la macchina da presa, oltre ai titoli che saranno votati a Maggio. Il film ha già dimostrato di meritare una particolare sottolineatura di eccellenza, premiando non solo il clamoroso successo di incassi ma anche l’originalità e il valore di un’opera che continua a suscitare dibattito in tutto il Paese.
“C’è ancora domani” rappresenta una svolta significativa non solo nel rapporto col pubblico, ma anche nella capacità di leggere nella storia di una donna di ieri temi che toccano un nervo scoperto nella società. La tragica quotidianità di un tempo che sembra non aver cancellato la violenza di genere né la discriminazione trova espressione in modo potente e incisivo. Paola Cortellesi, con la sua opera prima dietro la macchina da presa, ha saputo portare alla luce non solo la storia di un personaggio, ma anche una riflessione profonda sulla condizione delle donne e sulla società che le circonda.
Il Nastro dell’anno diventa così un tributo non solo all’abilità cinematografica di Cortellesi ma anche alla sua audacia nel porre sotto i riflettori tematiche sensibili e attuali. Il film non è solo intrattenimento, ma una voce che invita a riflettere, discutere e agire. Il riconoscimento sottolinea l’importanza di una narrazione che va oltre la superficie, penetrando nelle sfumature più profonde della società e toccando corde emotive che resonano nel pubblico. “C’è ancora domani” non è solo il Film dell’anno, ma un catalizzatore di dibattito e cambiamento sociale.