Luciano Violante presenta una reinterpretazione del mito di Circe, dipingendo una figura diversa dalla tradizionale ammaliatrice malvagia. In questa visione, Circe è descritta come una donna-dea complessa e consapevole, che fa scelte ponderate, anche a costo dell’infelicità. Viola Graziosi, interpretando questa trilogia, stabilisce un legame empatico diretto con il pubblico, presentando queste figure mitologiche come testimoni delle loro esperienze.
Violante rompe con la lettura tradizionale di Circe come seduttrice malvagia, evidenziando il lato positivo del suo potere nel Novecento, dove diventa un simbolo di libertà e consapevolezza femminile. La trilogia, parte del progetto più ampio “Donne!”, esplora il mito, collegandolo al presente e trattando temi come conoscenza, disobbedienza, diversità e sovversione delle regole sociali.
La trilogia, che include Clitemnestra e Medea, offre una prospettiva moderna su figure femminili “negative” attraverso una lente contemporanea. Violante collega Medea anche ai fatti di mafia, mentre Clitemnestra è presentata come una donna forte e decisa che sfida le convenzioni sociali.
Il progetto si conclude il 25 novembre con “Qualcosa di lei”, una performance che affronta la violenza sulle donne in modo coinvolgente, utilizzando gli strumenti dei social media. Il Teatro di Roma e Viola Graziosi cercano di amplificare gli effetti positivi dei temi trattati attraverso un laboratorio per studenti delle scuole secondarie, fornendo loro strumenti per affrontare consapevolmente il mondo dei social.