Una sterminata domenica, di Alain Parroni al cinema dal 14 settembre. Vincitore del Premio Speciale della Giuria a Venezia Orizzonti dell’80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film d’esordio di Alain Parroni, classe 1992, è il ritratto di una generazione contemporanea.
Una coproduzione Italia/Germania (Fandango, Alcor, Art me pictures, Road Movie con Rai Cinema) e prodotto da Domenico Procacci, Laura Paolucci, Giorgio Gucci, Fabrizio Moretti, Wim Wenders.
Alain Perroni racconta di una generazione che cresce tra stereotipi e contraddizioni in una società sempre connessa”
In Una Sterminata Domenica, Perroni si concentra su Brenda, Alex e Kevin, tre amici che abitano nella campagna romana, distante 30 chilometri dalla capitale, dove trascorrono il loro tempo girovagando senza una meta ben precisa. Una ideale lunga domenica senza scuola, senza impegni, senza famiglia, partendo dal giorno del compleanno di Alex, che festeggia sfrecciando alla guida di una vecchia Fiat decapottabile. Presto scopriamo che Brenda è incinta. Alex ha appena compiuto 19 anni e sta per diventare padre. Kevin riempie la città con il suo nome. Ognuno tenta di lasciare il proprio segno nel mondo. Sempre connessi tra loro, ronzano tra la campagna del litorale e la città eterna, tentando di resistere a proprio modo all’inesorabile avanzare del tempo e del caldo… Nel cast: Enrico Bassetti, Zackari Delmas, Federica Valentini, Lars Rudolph.
“La mia generazione è una questione di linguaggio”, dichiara il regista, reiterando un atteggiamento nei confronti del cinema non dissimile da molte vague europee del passato. Nel 2023, però, il nostro rapporto con le immagini è totalmente cambiato e i dispositivi per articolare un discorso audiovisivo sul mondo non sono appannaggio solo del cinema ma diventano la pratica quotidiana di tutti noi. Parroni cerca quindi di rifunzionalizzare i linguaggi di TikTok e i filtri di Instagram, la frammentazione delle stories e l’immersività della realtà virtuale seguendo il disordinato discorso che i tre ragazzi istintivamente producono su se stessi.
Alain Parroni ha già fatto parlare di sé nel 2017 con il suo cortometraggio Adavede. Presentato alla 32. Settimana Internazionale della Critica, ha ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo. Dal 2018, inizia a sviluppare la sua opera prima nel contesto del Torino Film Lab. Nel 2023 vince il premio Solinas Experimenta Serie mentre lavora come fotografo con alcuni dei più importanti registi italiani.