Tre serate sold out, 20.000 presenze con un giorno in meno di programmazione e un incremento del 130% rispetto alla precedente edizione, 3 eventi extra diffusi nel territorio, 65 artisti nazionali e internazionali coinvolti, 33 live performance, 15 visual artist, 10 protagonisti del mondo della videoarte, 2 video mapping, 24 talk con 56 ospiti, 5 awards per le 5 categorie e un programma professionale che ha coinvolto 30 professionisti del settore per 23 masterclass e 17 espositori nell’area Expo, fra le novità di questa edizione; e ancora: 8 milioni di impressions per una copertura di quasi 3 milioni di utenti raggiunti e il coinvolgimento di 50 fra ambassadors e talent che hanno condiviso i contenuti del festival per una potential reach sui social media di 9 milioni di follower.
Questi i numeri principali che segnano lo straordinario successo della sesta edizione di Videocittà, il festival della visione e della cultura digitale ideato da Francesco Rutelli con la direzione artistica di Francesco Dobrovich che si è svolto dal 13 al 16 luglio al Complesso Eni del Gazometro Ostiense di Roma, sviluppando ulteriormente la tematica della Transizione, ecologica e digitale, inaugurata in occasione della scorsa edizione.
“Alta qualità culturale ed artistica, innovazioni digitali sorprendenti, enorme crescita del pubblico, interazioni delle immagini ed esperienze per milioni di persone. Grazie a tutti quelli che hanno lavorato, creato, partecipato. L’anno prossimo vi stupiremo ancora meglio e di più. Ma quest’anno – anche dopo gli eventi a Tor Bella Monaca e Villa d’Este – non è ancora terminato: ci saranno nuovi eventi con il marchio Videocittà” commenta Francesco Rutelli mentre Francesco Dobrovich aggiunge: “Con questa ultima e incredibile edizione Videocittà si conferma come un festival di riferimento della cultura digitale, offrendo a Roma un nuovo asset di comunicazione internazionale che ne mette in risalto lo spirito più innovativo e non sempre conosciuto”.
Un’edizione che lascia ricordi indelebili nella memoria del pubblico, a partire da Mater Terrae, spettacolare e monumentale opera site-specific Mater Terrae firmata dallo studio artistico internazionale Sila Sveta – tra i principali produttori di spettacoli multimediali all’avanguardia, uno su tutti la cerimonia di chiusura della Fifa World Cup Qatar 2022 – con le musiche originali e spazializzate di Mace, che per quattro giorni ha trasformato il cilindro metallico più grande del Gazometro in una delle installazioni audio-video più grandi mai realizzate. Un’opera davvero stupefacente e emozionante, prodotta da Eni, curata da Videocittà con la produzione esecutiva di Eventi Italiani.
E poi il vertiginoso video mapping Forme e colori di una scoperta realizzato da Luca Agnani Studio a cura dall’Istituto Nazionale Fisica Nucleare per celebrare il decennale della scoperta del bosone di Higgs, avvenuta nel 2012 al CERN di Ginevra e premiata con il Nobel per la Fisica nel 2013; le psichedeliche live av perfomance negli spazi dell’Opificio 41, la creazione site specific dei None Collective e la virtuale mostra collettiva di tipografia cinetica dal titolo Futura che hanno ridisegnato l’Altoforno; i Live e i DJ set di alcuni fra i più interessanti esponenti della nuova scena audiovisiva nazionale e internazionale, dal duo francese di musica elettronica The Blaze, , al pioniere della musica house e delle arti digitali Dixon, all’avant-pop dell’americana trapiantata a Berlino Lyra Pramuk, passando per gli italiani Bawrut, Ginevra Nervi, Bnkr44, Ginevra ed Elasi.
Ancora: le opere di videoartisti come Janis Rafa e Invernomuto per la sezione curata da Damiana Leoni e Rä di Martino che ha visto anche la preziosa collaborazione con ilMaxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo; le presentazioni in anteprima di The Jackal Meta show 4 Attori – 2 Robot – Infiniti universi – in 5G e di Movie Meta Trade, il primo talk show sul metaverso nato dalla collaborazione tra Editori e Creators Digitali ANICA, Eldorado Agency e Netaddiction; ma anche gli incontri con gli artisti curati daDaniela Collu, i talk curati da Alessandro Luna sul rapporto fra giornalismo e new media e quelli a cura di Nicholas Ballario sulla relazione fra mezzi di comunicazione e cultura contemporanea. Senza dimenticare la mostra Parallel Lines – Rome Urban Spaces curata dal Polo Urbano del Gruppo FS Italiane.
Fra visionarie installazioni, esperienze immersive, live, videoarte, virtual reality e tantssimi momenti di approfondimento dedicati agli addetti ai lavori e non solo, un’area raramente aperta al pubblico si è temporaneamente trasformata in un vero e proprio avanguardistico polo dell’audiovisivo, ospitando creators, makers e leader digitali, studiosi, curatori e ricercatori ma soprattutto presentando al pubblico della Capitale le creazioni di artisti di fama internazionale
Con Eni, Main Partner, il contributo di MiC, il sostegno di Regione Lazio, il patrocinio del Comune di Roma e in collaborazione con ANICA, il festival, che da 6 anni esplora le forme più avanzate dell’audiovisivo, si conferma così come uno dei principali appuntamenti internazionali con l’arte contemporanea e l’innovazione tecnologica.