Ada D’Adamo, con il romanzo Come d’aria (Elliot), vince il Premio Strega 2023, consegnato da Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti Benevento, azienda che fin dalla prima edizione sostiene l’organizzazione del riconoscimento letterario, ad Alfredo Favi, Loretta Santini e Elena Stancanelli, rispettivamente marito, editrice e amica della scrittrice scomparsa lo scorso 1° aprile.
Ha vinto una piccola casa editrice, Elliot.
Ada D’Adamo aveva iniziato la stesura del suo romanzo autobiografico nel 2013. Primo premio davanti a Rosella Postorino, già vincitrice del Premio Campiello 2018, favorita con Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli, 170 voti), un’opera dedicata al prezzo enorme pagato dai bambini di Sarajevo portati in Italia per salvarsi dalla guerra nel luglio 1992.
Un racconto di una maternità, della malattia, della figlia con una disabilità forte.
Ma l’autobiografia di D’Adamo, candidata da Elena Stancanelli, ha convinto tutti con un racconto doloroso e potente incentrato sulla figlia Daria, invalida dalla nascita per una mancata diagnosi prenatale. A questa vicenda drammatica si lega la personale esperienza con il cancro e con le cure a cui l’autrice si è dovuta sottoporre.
A proposito di sua figlia, D’Adamo aveva più volte ribadito di essere a favore dell’aborto terapeutico. “A quei dottori he vogliono rianimare i feti anche senza il consenso delle madri, dico di uscire dai reparti di terapia intensiva, andare a vedere con i loro occhi cosa sono diventati quei bambini, a quale eterno presente hanno condannato quelle madri!”. In presente senza tempo, il romanzo inchioda la madre alla rabbia e alle fatiche quotidiane, ma lascia spazio anche a momenti di inaspettata dolcezza.
Nel corso della serata Flavia Mazzarella, presidente di BPER Banca, ha consegnato alle autrici e all’autore della cinquina finalista un riconoscimento speciale. Si tratta della scultura della giovane artista Giulia Facchin, allieva dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, vincitrice della sesta edizione del concorso di idee indetto da BPER Banca per la creazione di una scultura ispirata al mestiere di scrivere e all’importanza della promozione della lettura. L’opera realizzata, dal titolo Perseveranza, è una scultura in fogli di rame e alluminio di diverso spessore che, una volta flessi con cura, assumono la forma di fogli disposti l’uno sull’altro.
La giuria del Premio è composta dai 400 Amici della domenica a cui si aggiungono 220 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da oltre 30 Istituti italiani di cultura all’estero, 20 lettori forti e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma, per un totale di 660 aventi diritto.
Nel corso della serata Flavia Mazzarella, presidente di BPER Banca, ha consegnato alle autrici e all’autore della cinquina finalista un riconoscimento speciale. Si tratta della scultura della giovane artista Giulia Facchin, allieva dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, vincitrice della sesta edizione del concorso di idee indetto da BPER Banca per la creazione di una scultura ispirata al mestiere di scrivere e all’importanza della promozione della lettura. L’opera realizzata, dal titolo Perseveranza, è una scultura in fogli di rame e alluminio di diverso spessore che, una volta flessi con cura, assumono la forma di fogli disposti l’uno sull’altro.
Il totale dei voti espressi, 561 (pari all’85% degli aventi diritto), ha portato alla vittoria il romanzo di Ada D’Adamo, Come d’aria (Elliot), con 185 voti. Seguono Rosella Postorino, Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli), con 170 voti; Andrea Canobbio, La traversata notturna (La nave di Teseo), con 75 voti; Maria Grazia Calandrone, Dove non mi hai portata (Einaudi), con 72 voti; Romana Petri, Rubare la notte (Mondadori), con 59 voti.
La giuria del Premio è composta dai 400 Amici della domenica a cui si aggiungono 220 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da oltre 30 Istituti italiani di cultura all’estero, 20 lettori forti e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma, per un totale di 660 aventi diritto.
Tra i nuovi giurati, entrati quest’anno fra gli Amici della domenica, il ministro Gennaro Sangiuliano, l’assessore alla cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, il presidente della Fondazione Maxxi Alessandro Giuli, la scrittrice Veronica Raimo, Premio Strega Giovani 2022, gli scrittori Jonathan Bazzi e Giacomo Papi, il saggista e psichiatra Vittorio Lingiardi, la manager culturale Laura Valente, il giornalista e consulente editoriale Fabio Gambaro, la manager Cinzia Foschini, l’ex deputata Flavia Piccoli Nardella, e Paoletta Zampini, poetessa e autrice di documentari.
Grazie alla collaborazione con il MAECI, quest’anno sono 31 gli Istituti Italiani di Cultura all’estero coinvolti nella giuria. Ecco quali: Abu Dhabi, Amburgo, Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Buenos Aires, Cairo, Copenaghen, Helsinki, Lione, Lisbona, Londra, Los Angeles, Madrid, Melbourne, Montréal, Parigi, Pechino, Praga, San Francisco, Santiago, Seoul, Shanghai, Stoccarda, Stoccolma, Strasburgo, Tel Aviv, Tokyo, Varsavia, Vienna, Washington.
Il consueto brindisi col vincitore sarà fatto nei bicchieri unici e numerati della collezione Strata, disegnati dalla designer Lucia Massari e prodotti a mano a Murano dalla storica vetreria Mion per la Strega Alberti Benevento.
L’immagine che ha accompagnato la LXXVII edizione è stata realizzata da Elisa Seitzinger: Protagonista dell’edizione di quest’anno – dichiara l’artista – è una strega ispirata alla figura di Ecate, signora della magia e degli incantesimi. Divinità psicopompa, in grado di viaggiare liberamente tra mondo reale, degli dei e regno dei morti, come una musa letteraria che ispira scrittrici e scrittori, come la Madonna del parto di Piero della Francesca, dalla cui chioma escono i dodici libri finalisti del Premio Strega 2023.